La Curva Dà la sveglia su squadra e stadio

Comunicato dei tifosi: "Gradinata inaccessibile, allora sconti in Tribuna". "Mancano identità e un obiettivo chiaro. Il presidente rassicuri"

di Redazione Sport
8 novembre 2023

La Curva Dà la sveglia su squadra e stadio

di Michele Bufalino

PISA

Un lungo comunicato per commentare tutte le criticità degli ultimi giorni. Tutti i gruppi della Curva Nord Maurizio Alberti infatti hanno detto la loro commentando l’operato della società nerazzurra, le prestazioni della squadra e le criticità dello stadio, rivolgendosi tanto al Pisa quanto al Comune. Si comincia proprio dall’Arena Garibaldi: "Non abbiamo mai chiesto l’impianto nuovo, e ci interessano relativamente, anzi, per nulla, i progetti che includono ristoranti, supermercati, negozi - dichiarano i tifosi -. A noi interessa vedere il Pisa, possibilmente in condizioni di sicurezza e con una capienza (i 4000 posti in Curva) adeguata alla passione della piazza e alla storia della città. Dopo tanti anni, non siamo più nemmeno al punto di partenza, siamo scivolati all’indietro perché, dopo la Curva, adesso ha problemi di capienza anche la Gradinata". I supporter nerazzurri parlano anche dei prezzi nell’impianto pisano: "Se offro un servizio e uno "spettacolo", prima aumento la qualità di quello che vendo, e dopo il prezzo - prosegue la Curva Nord -. Non il contrario. Lo stadio è in condizioni sempre peggiori, i risultati sono sempre più scadenti, però per andare alla partita si paga sempre di più". E ancora "se la gradinata rimarrà chiusa, tagliate il biglietto di tribuna". Sempre a tal proposito la situazione attuale non è delle migliori: "Ma si vuole che la gente coltivi una passione e venga alla partita, si senta parte di un progetto, o che si disamori e rimanga a casa? Viene il dubbio - si chiedono i tifosi -. Se un tifoso non abbonato vuol regalarsi una partita di cartello o una in cui è libero, deve andare in gradinata. E gli si alza il biglietto. Ora non può più nemmeno andare in gradinata. Tribuna. E non è che gli si fa una scontistica. No. 40 euro. O niente".

Si parla poi del centro sportivo, i cui lavori tardano a cominciare: "Non abbiamo mai chiesto neppure il "Pisanello" con sette campi e infrastrutture da top club - insistono i tifosi del Pisa -. E’ stato promesso, addirittura descritto come preminente rispetto allo stadio. Ci saremmo accontentati di lasciare S. Piero. Ma siamo ancora lì". Piovono critiche anche alla squadra, ad oggi al quattordicesimo posto in classifica: "Nessuno ha mai preteso la serie A - analizzano i tifosi della Curva - La squadra non ha un’identità e secondo noi nemmeno un obiettivo chiaro. All’Arena passeggiano più o meno tutti con la beffa dei goal al 90’. Scelte estive sempre da rivedere, mercati di riparazione non all’altezza dei discorsi e delle premesse. E siamo alla terza situazione dove si è detto bianco e siamo al grigio scuro tendente nero". Per i tifosi poi la comunicazione è "fredda, ci si rivolge ai tifosi come consumatori, si danno informazioni di servizio". Infine l’appello dei tifosi, che si autodefiniscono il patrimonio più importante che una piazza come Pisa può offrire: "Chiediamo, a tutte le componenti interessate, di iniziare a risolvere i problemi scavalcando le polemiche sulle responsabilità. Fate qualcosa per la città, parlate alla gente, comunicate con le persone, non le trattate da follower. Pisa non è quel tipo di piazza, qui siamo "vintage". Ci piace andare allo stadio, seguire da vicino la squadra. Vorremmo anche sentire il presidente tranquillizzare una piazza che inizia a perdere fiducia".

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