La matematica. Proiezione finale 47 punti. La storia dice salvezza tranquilla
La compagine di Aquilani viaggia a 1,23 lunghezze a partita. Se dovesse continuare così la permanenza in B non sarebbe un problema
Dopo la meritata battuta d’arresto rimediata a Como, l’orizzonte che accompagna il percorso del Pisa verso il traguardo finale ha visto riaddensarsi qualche nube. Le tre reti incassate al "Sinigaglia" hanno interrotto il filotto di tre risultati utili consecutivi e, soprattutto, ridotto ai minimi termini l’entusiasmo scaturito dalle due vittorie in serie ottenute contro Cittadella e Ternana. In aggiunta a queste conseguenze "ambientali", ci sono anche le ricadute sulla classifica: lo Sporting Club è scivolato a -2 dai playoff, con il cuscinetto sui playout che si è assottigliato da sette a cinque punti. Rispetto ai risultati ottenuti nel girone d’andata contro le medesime avversarie incontrate nel ritorno, i nerazzurri conservano comunque un bilancio positivo di +5 che, tradotto in termini di proiezioni finali, colloca il Pisa a quota 47 (la media attuale è di 1,23 punti a partita).
Un bottino che, statistiche alla mano, consente di dormire sonni relativamente tranquilli per quel che concerne l’obiettivo del mantenimento della categoria. Guardando agli ultimi cinque tornei cadetti scopriamo che la proiezione generata dalla media punti tenuta dalla formazione di Alberto Aquilani posiziona lo Sporting Club in acque tranquille. Mai, infatti, dal 2019 alla passata stagione, una formazione ha dovuto raggranellare più di 46 punti per ottenere la conferma in Serie B. La quota salvezza più alta è stata registrata nell’edizione 2019-2020, quando il Cosenza evitò i playout chiudendo la stagione regolare proprio con 46 lunghezze. In quella stagione però assistemmo anche alle uniche due "anomalie" legate alla posizione conclusiva di compagini che, dopo il trentesimo turno di campionato, potevano vantare un bottino di punti uguale o simile a quello raccolto dal Pisa attuale. Il Pescara, tredicesimo con 38 punti, chiuse l’annata al diciassettesimo posto a quota 45 e strappò la salvezza soltanto ai playout. Ancora peggio fece la Juve Stabia, a quota 36 dopo 30 giornate: i gialloblu chiusero con appena 41 punti e la retrocessione diretta in C.
Più incoraggiante il precedente del Venezia, appaiato ai campani e capace di terminare il campionato con 50 punti, a sole quattro lunghezze dai playoff. L’unico altro esempio di salvezza ottenuta nell’appendice dei playout è quello della Salernitana edizione 2018-2019 (in questo caso, però, giova ricordare che quel campionato era composto da diciannove squadre). I granata dopo 30 giornate avevano 35 punti e nelle rimanenti sfide raccolsero appena una vittoria, chiudendo la stagione regolare a quota 38 e con l’obbligo di inseguire la salvezza nello spareggio con il Venezia, vinto ai calci di rigore.
M.A.
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