La trasferta allo Stirpe vista dall’ex: "Comportarsi da grande squadra"

Giacomo Lorenzini fra la sfida di oggi e il momento nerazzurro: "Un match dalle molteplici incognite"

27 ottobre 2024
La trasferta allo Stirpe vista dall’ex: "Comportarsi da grande squadra"

Matteo Tramoni, 24 anni, è nel tridente ideale di Giacomo Lorenzini

Seconda trasferta consecutiva per il Pisa, seconda sfida piena di insidie per la capolista, intenta a sfruttare il pareggio dello Spezia contro il Bari per allungare in testa. A Frosinone la partita si presenta come una ghiotta occasione per gli uomini di Inzaghi, che ha però voluto raccomandare: "Se pensiamo di fare una passeggiata faremo una brutta fine". Giacomo Lorenzini, ex attaccante del Pisa (novanta presenze e ventisei gol in nerazzurro), oggi opinionista de Il Neroazzurro su 50Canale, ci ha aiutato a presentare la sfida, che avrà il proprio fischio d’inizio alle ore 15.

Lorenzini, che partita sarà quella di Frosinone per il Pisa?

"Sarà una partita con diverse incognite. L’importante sarà non far prendere fiducia a una squadra che finora ha avuto, tante difficoltà, ma acuirle il più possibile. Il Pisa deve dimostrare di essere una grande squadra: non snobbare nessuno, sapendo che si può prendere gol da tutti, quindi riconoscendo che il pericolo è sempre dietro l’angolo".

Grande abbondanza in attacco. Qual è il suo schieramento ideale?

"Ci sono tanti bravi giocatori con caratteristiche diverse. A parte Lind e Bonfanti che, pur differenziandosi per alcuni fondamentali, sono abbastanza simili: due punte centrali. Credo che difficilmente li vedremo giocare insieme. Il tridente congeniale penso che sia quello con Moreo e Tramoni mezzepunte. Arena è un giocatore che ha più rifinitura di Moreo, ma quest’ultimo difende meglio, ed è ottimo per giocare come play avanzato. Certo che Arena dà più qualità in fase offensiva, ma la squadra sarebbe potrebbe essere più sbilanciata. Sarò curioso di vedere lo schieramento quando rientrerà Morutan. Certamente le soluzioni per Inzaghi sono tante".

Allargando il campo d’indagine: è l’anno buono per il Pisa?

"I presupposti ci sono. La Serie B è lunghissima, ci vuole tanto equilibrio e tanta costanza. Certo che in panchina siede un mister che sa come si vince questo campionato, avendolo già fatto in passato. Poi dovremmo risentirci verso marzo o aprile, dove ci sarà lo strappo finale".

Un commento sulla società e sulla gestione di queste stagioni.

"Oggi giorno trovare continuità è difficile. Le squadre che hanno fatto finali l’anno successivo hanno rischiato di sfaldarsi. Invece il Pisa ha alle spalle una società che programma con il tempo. I frutti verranno fuori: è stata data una solidità eccezionale. Il fatto che la società voglia investire in giocatori più giovani è sintomo di progetto a lungo termine. L’idea è che una volta raggiunta la Serie A, il club voglia rimanerci. Una società è solidissima che guarda al futuro: dobbiamo tenercela stretta anche nei momenti negativi, come la scorsa stagione".

Lorenzo Vero

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