L’analisi e il ritratto. Un’operazione simbolo della forza del Pisa. Arriva Candela, titolare anche in Serie A
L’esterno del Venezia è un vero colpo per la Cadetteria. Fisicità, ma anche rapidità. e precisione nell’esecuzione.
Gli orizzonti che fanno da sfondo ai progetti e ai sogni nerazzurri sono cambiati. Eccome se sono cambiati: il pluriennale programma imbastito dalla proprietà ha permesso allo Sporting Club di acquisire grande autorevolezza, molto prestigio e piena fiducia da parte di tutti gli interlocutori che quotidianamente si ritrovano a dialogare allo stesso tavolo. Al punto che il Pisa nell’attuale mercato, che un tempo veniva definito di riparazione, può permettersi di strappare a un club militante nella categoria superiore un calciatore che per metà delle gare andate in scena è sceso in campo con la maglia da titolare.
L’innesto di Antonio Candela è a tutti gli effetti uno dei "colpacci" della finestra invernale delle trattative, non fosse che per il parterre di concorrenti che si erano iscritti alla corsa per accaparrarsi le prestazioni dell’esterno nativo di Spezia. Con l’autorevolezza, il prestigio e la fiducia citati sopra, Vaira e Corrado sono riusciti a superare le offerte presentate da Sassuolo e Cremonese. Il trasferimento a titolo temporaneo, con la possibilità di discutere del trasferimento definitivo al termine della stagione, mette a disposizione di Pippo Inzaghi un giocatore che vede nella corsia laterale una vera e propria autostrada da percorrere a mille all’ora per l’intera lunghezza della partita.
Il classe 2000 si è imposto come uno dei migliori terzini della cadetteria nel biennio vissuto a Venezia: tra il 2022 e il 2024 Candela, valorizzato dall’abito tattico che Paolo Vanoli ha cucito su misura per lui, ha svelato a tifosi e addetti ai lavori un’ottima tecnica individuale abbinata a fisicità e rapidità di pensiero ed esecuzione. Destro naturale, Antonio Candela può giostrare con egual rendimento su entrambe le corsie di un pacchetto mediano disposto a quattro o a cinque: basta questo sintetico identikit per comprendere come il suo sia il profilo migliore per integrarsi alla perfezione nel pensiero tattico di Inzaghi.
Che Pisa fosse nel suo destino lo avevamo intuito nel giorno del suo primo gol in carriera in Serie B: era il 17 febbraio 2023 e gli arancioneroverdi, dopo un avvio di stagione denso di problemi, ostacoli e contestazioni, si stavano rilanciando in classifica e grazie al destro volante del suo terzino riuscirono a strappare un punto proprio all’Arena Garibaldi. In quella stagione di debutto in cadetteria il cursore di fascia raccolse 29 presenze, 25 delle quali da titolare. Ancora meglio ha fatto nello scorso campionato, quando è stato uno dei perni attorno al quale il Venezia ha confezionato l’impresa della promozione in A: 40 presenze tra stagione regolare e playoff, condite da 1 gol e 3 assist.
Infine un dettaglio di colore: Candela è nato e cresciuto calcisticamente a Spezia, la principale rivale dei nerazzurri per il grande sogno. Della serie: nessuno è profeta in patria, ma può esserlo a pochi chilometri da casa.
M.A.
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