Pisa, la maledizione Parma continua. Nel recupero accade di tutto: ko sfortunato

I nerazzurri la riacciufano in extremis con Canestrelli, ma pochi istanti dopo capitolano per un errore di Nicolas. L’analisi

di SAVERIO BARGAGNA -
18 febbraio 2024
Pisa, la maledizione Parma continua. Nel recupero accade di tutto: ko sfortunato

Pisa, la maledizione Parma continua. Nel recupero accade di tutto: ko sfortunato

Punti in scaletta di un’analisi da approfondire: il Pisa perde come all’andata con il Parma mentre l’arbitro ha in bocca il fischietto; il terzo errore di Nicolas nelle ultime quattro partite costa ancora punti, tuttavia la compagine di Aquilani mostra i progressi fatti nelle ultime settimane. Ora due partite in casa complesse, ma necessarie per dare un vero volto alla stagione.

Riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dall’inizio. Anzi, dalla fine. Il cronometro segna il minuto 93 su 94 quando Canestrelli (di testa) centra il bersaglio grosso e gela il Tardini sul 2-2. Risultato giusto al netto di un primo tempo giocato benissimo e di una ripresa comunque discreta in casa della capolista con singoli ‘galattici’ per la categoria. Il Pisa ottiene il giusto premio: ha fatto il suo gioco; ha manovrato con coraggio; ha pareggiato due volte in casa della prima della classe e ha sofferto sapendo restare in partita (nessuno poteva pensare che fosse una passeggiata). Il 2-2 ci sta ed è anche un premio simbolico al carattere, al progresso e alla passione dei tifosi giunti in massa a Parma. Peccato che, neppure un giro di lancette dopo, un patatrac di Nicolas in uscita costi un finale amarissimo e un punto che – in una classifica così serrata – avrebbe fatto comodo. Purtroppo, e dispiace puntare il dito contro un singolo che tanto bene ha fatto nella prima parte della stagione, il momento del brasiliano è oggettivamente difficile. Per altro anche all’andata il Parma violò l’Arena a tempo praticamente scaduto dopo che il Pisa era riuscito a pareggiarla.

Se vogliamo dirla tutta anche un altro errore condiziona lo svolgimento del match. Siamo al minuto venti del primo tempo, sul risultato di 0 a 0, quando Torregrossa può poggiare agevolmente nella porta pressoché sguarnita di piatto e invece manca clamorosamente lo specchio. Manco a dirlo, due minuti dopo il Parma passa in vantaggio con una bella girata di Benedyczak. Il bel 1-1 di Valoti a dieci minuti dal termine della prima frazione rimette in carreggiata il Pisa. Nella ripresa il Parma ha forse qualcosa in più e Man – a dieci dal termine – segna un fastidioso 2-1. Segue il finale incredibile e pazzo già descritto.

Al netto di tutto questo la classifica si accorcia dal fondo. Le vittorie di Ternana e Spezia portano la quota playout a +5 mentre l’ottava piazza resta invariata a-3. Ora contro Venezia e Modena in casa occorre una mole di punti tale da dare una vera scossa alla graduatoria altrimenti ci sarà da soffrire fino alla fine.

Infine una nota di colore, in tutti i sensi. Il Pisa ha giocato in giallo e il Parma in nerazzurro, segno di tempi ormai confusi. Probabilmente si dimentica che nel calcio il colore non è orpello o capriccio di moda, ma essenza ed identità. Tant’è.

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