Pisa, un bastimento carico di rammarico. Avanti di due, sbaglia rigore e si fa riprendere

Una partita dominata fino a 20 minuti dal termine. Avanti con Lind e Piccinini, Marin fallisce un penalty. Il 2-2 in pieno recupero

di SAVERIO BARGAGNA
2 dicembre 2024
Tutta la delusione dei giocatori nerazzurri dopo il gol di Fumagalli (foto Cappello per Valtriani)

Tutta la delusione dei giocatori nerazzurri dopo il gol di Fumagalli (foto Cappello per Valtriani)

Da un lato, se non fossimo spettatori ’interessati’, verrebbe da dire che è proprio per match come questi che il calcio piace a miliardi di persone in ogni angolo della terra. D’altra, è pur vero, che è proprio per partite simili che a un tifoso-medio salgono vertiginosamente i valori delle transaminasi. Il Pisa di Inzaghi disputa una partita perfetta per 72 minut,i ma viene raggiunto nel finale: una sceneggiatura ricca di colpi di scena per non dire francamente casuale. Se poi vogliamo dire che il Pisa doveva essere più cinico, che avrebbe dovuta chiuderla e tutto il corollario di frasi fatte che ne consegue, beh, formalmente non sbagliamo, ma diciamo anche ovvietà che – lasciatemi dire – stavolta sono fini a se stesse.

La verità è che il Pisa ha fatto di tutto per chiuderla: dopo aver segnato il due a zero non si è mai fermato, ha continuato a creare e costruire macinando bel gioco. Sono almeno quattro le nitide occasioni da gol che la banda di Inzaghi mette in piedi e fallisce dopo il 2-0 siglato da Piccini al minuto numero 26. Come a dire, il Pisa non si è seduto sugli allori, ma si è arreso ad un errore dal dischetto e a due magie degli avversari. Il gol al minuto numero 93’ di Fumagalli è talmente bello da lasciare increduli perfino i giocatori del Cosenza. Una parabola a giro calciata al volo da fuori area su calcio d’angolo che ha steso – letteralmente – perfino il tecnico Alvini. Che ci puoi fare di fronte a una prodezza simile? Applaudire e rosicare.

La partita, dopotutto, ha uno svolgimento chiaro e incontrovertibile. Il Pisa domina. Dopo cinque minuti Lind certifica la disparità in campo. Venti minuti dopo Caracciolo colpisce il palo e il tap-in di Piccinini vale il 2-0. Bonfanti, sul finale di tempo, va ad un passo dal tre a zero. Anche Vignato, nella ripresa, va ad un soffio dal tris. Ma è al 56esimo che qualcosa inizia ad andare storto al Pisa. Rigore palese conquistato da Arena, Marin dal dischetto scivola e tocca il pallone due volte. Gol o non-gol cambia poco: l’arbitro assegna punizione al Cosenza. Arena cinque minuti dopo ci riprova, ancora senza successo.

La svolta al 72esimo: Mazzocchi al volo infila Semper e il Cosenza inizia a crederci seriamente. Il Pisa abbassa il baricentro e per un paio di volte sbanda pericolosamente. Arrivati in pieno recupero la sventola di Fumagalli vale il 2-2. Addio vittoria.

Uno svolgimento incredibile in una domenica che non è del tutto nera. Lo scivolone dello Spezia a Palermo offre al Pisa la possibilità di guadagnare un punto sui liguri di D’Angelo. Certo, resta un bastimento carico di rammarico: un fardello di rimpianti che ci accompagnerà fino a sabato quando i nerazzurri affronteranno, in trasferta, il Mantova. Ma tant’è. Questo è il calcio.

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