Primo vero esame all’Arena. "Consapevoli dell’importanza. Col Cosenza vogliamo vincere»

Aquilani non si nasconde: "Una partita difficile, ma servono i tre punti: per questo ci servirà una super prova". E sulla crescita complessiva: "Vi sono importanti indicatori. E finalmente è arrivato il momento di Torregrossa".

di SAVERIO BARGAGNA -
30 settembre 2023

Occhei, non stiamo tanto a contare i giorni o a sommare i mesi dell’ultima vittoria all’Arena. Non è questo il punto: non è al passato che guardiamo, bensì al futuro. Se il Pisa di Aquilani vuol davvero decollare, se vuol dare un senso reale ai quattro punti conquistati in queste ultime ore, oggi contro il Cosenza, Beruatto e soci devono vincere. Il verbo "dovere", per carità, è sempre un po’ antipatico e pare quasi irrispettoso nei confronti degli avversari. Ecco, allora mettiamola così, il "deve" è da intendersi altamente esortativo. Solo con i tre punti, infatti, il cammino del Pisa inizia ad avere un senso e ad assumere un ordine. Come a dire, siamo di fronte al primo vero ‘grande’ esame dell’anno.

"Una partita – ammette il tecnico Aquilani in fase di presentazione – che viene dopo un match infrasettimanale. Affrontiamo un avversario forte che ha cambiato tanto e ha ottime qualità soprattutto in attacco. Abbiamo studiato gli avversari anche se abbiamo avuto poco tempo e siamo consapevoli dell’importanza della gara. Una partita che può davvero dire tante cose". In primis confermare la crescita, quindi dare ossigeno alla classifica in una chiave ambiziosa. "Non dobbiamo pensare al tempo, ovvero da quanto manca la vittoria in casa – sostiene Aquilani – anche perché per molti di noi è soltanto la terza partita all’Arena. La prima (col Parma) l’abbiamo persa in extremis e l’altra l’abbiamo pareggiata (col Bari) come tutti sappiamo. Insomma, il punto non è questo. Noi dobbiamo sapere che giocare in casa rappresenta un valore aggiunto e dobbiamo accompagnare questa voglia di fare con i fatti e vincere la partita. Consapevoli che per portarsi a casa i tre punti dobbiamo giocare alla grande, perché il Cosenza è una squadra forte".

Affidandosi ad una condizione in crescita: "Per fare il nostro gioco dobbiamo stare bene e farlo per 90 minuti interi – dice –. All’inizio della stagione abbiamo dovuto far giocare troppo alcuni calciatori che non erano in condizione e sono andati in ‘over’. Oggi, la situazione è migliorata. Certo, qualcuno è più avanti, altri sono più indietro, ma abbiamo una certa omogeneità. E per fortuna vedo tanti calciatori che si impegnano e che mi mettono in difficoltà con le scelte". E sul ‘problema’ del gol: "Non sono preoccupato – conclude Aquilani – perché non guardo soltanto alle reti segnate, ma ad una serie di indicatori più ampi. Se entriamo tante volte in area, se creiamo diverse occasioni, significa soltanto che dobbiamo soltanto essere più incisivi al momento della conclusione". In questo senso possono aiutare i singoli: "Come Torregrossa che è un elemento molto importante per noi e oggi sta bene". Ma anche Moreo: "Che, con la sua generosità, crea occasioni anche per i suoi compagni e ha grandi qualità".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su