Platini e Blatter assolti da ogni accusa di frode. Le Roi Michel: “Mi hanno impedito di diventare presidente Fifa”

L’ex presidente Uefa assolto da ogni accusa in appello assieme a Sepp Blatter. Il processo gli ha impedito la scalata alla Fifa

di Redazione Sport
25 marzo 2025
Michel Platini (Ansa)

Michel Platini (Ansa)

Roma, 25 marzo 2025 – Dopo dieci anni Michel Platini ha ottenuto giustizia ed è innocente. L’ex presidente Uefa è stato assolto anche in appello e sono crollate tutte le accuse che pendevano sulla sua testa fin dal 2015, quando il dirigente francese stava tentando la scalata alla presidenza Fifa. Dopo l’innocenza proclamata nel primo grado di giudizio, è arrivata la sentenza di assoluzione anche in appello dopo dieci anni di processi. Prosciolto anche l’ex capo della Fifa Sepp Blatter, il quale, secondo l’accusa, avrebbe pagato Platini per la rielezione. La carriera di Michel venne bruscamente fermata e alla guida della Fifa è salito poi il suo braccio destro Gianni Infantino. L’avvio della causa giudiziaria e dell’indagine parte nel 2015, quando Michel Platini aveva iniziato la sua scalata verso il vertice della piramide calcistica mondiale.

Serve tornare indietro nel tempo. Platini e Blatter avevano inizialmente stretto un accordo per il ruolo di consulente tra il 1998 e il 2002, all’epoca del primo mandato del dirigente svizzero come presidente della Fifa. Venne firmato un contratto nel 1999, come si legge su Ansa, concordando una remunerazione annuale di 300mila franchi svizzeri, interamente pagati dalla Fifa. Arrivati al gennaio 2011, Platini era diventato presidente Uefa e chiese il risarcimento di 2 milioni di franchi svizzeri.

Entrambi, sia Platini che Blatter, hanno sempre sostenuto di aver concordato uno stipendio annuo, per consulenza, di un milione di franchi tramite un accordo verbale e senza testimoni, ma in quel momento le finanze della federazione non consentivano il pagamento della cifra. Su quel pagamento da due milioni l’accusa si è impuntata, considerandolo illegale.

Blatter si era dovuto dimettere dalla carica e venne sospeso per 6 anni a causa di violazioni etiche e i pm hanno sempre sostenuto come quel pagamento fosse sleale, finanche ad adombrare una presunta frode durante l’elezione di Blatter a presidente Fifa. Si è pensato che quel denaro, dunque, potesse servire per garantire la rielezione del dirigente, ma già nel primo dibattimento i giudici avevano stabilito che non era possibile certificare l’avvenuta frode per quei soldi diretti a Platini. La conferma è arrivata anche in appello: Platini è innocente. L’ex calciatore della Juve, assieme a Blatter, rischiava fino a venti mesi di carcere. "La persecuzione della Fifa e di alcuni procuratori svizzeri degli ultimi 10 anni è completamente finita. La storia è molto semplice: mi è stato impedito di diventare presidente della Fifa", il primo commento a caldo di Platini.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su