Quel giorno della Fermana a Ferrara. Una vittoria per la promozione in C1: "Città e tifosi meritano la categoria»

L’ex capitano Guido Di Fabio ricorda la stagione ’95-’96: "Un gruppo compatto e pieno di vere motivazioni". Su Bruniera: "Dispiace per l’esonero, una persona strepitosa". E sul ritorno di Protti: "Tecnico che dà stimoli".

14 ottobre 2023
Una vittoria per la promozione in C1: "Città e tifosi meritano la categoria"

Una vittoria per la promozione in C1: "Città e tifosi meritano la categoria"

di Filippo Rocchi

Era il 22 giugno 1996 quando oltre duemila fermani arrivavano allo stadio Paolo Mazza di Ferrara. Si gioca la finale dei playoff di Serie C2. La squadra di Marco Alessandrini era la Cenerentola di quel campionato. Guarda caso, a Terni è Protti a regalare alla Fermana la possibilità di giocarsi la promozione. Leggenda narra che sul lungomare di Livorno erano già pronti i tavoli per festeggiare. Ma non avevano fatto i conti con l’oste, che in quel caso era l’indimenticabile capitano gialloblù Guido Di Fabio. Talmente integrato nell’ambiente Fermana che ci racconta: "I miei familiari mi hanno sempre seguito e venivano in trasferta con gli ultras".

La Fermana come era arrivata a quella finale?

"Eravamo partiti in sordina. Il nostro obiettivo era naturalmente la salvezza, poi durante la stagione ci siamo accorti che potevamo fare qualcosa di più. Era uno spogliatoio con personalità forti, non era facile da gestire e il mister ha avuto le sue difficoltà. Più volte ci siamo radunati per cercare di andare tutti d’accordo. Pian piano ci siamo compattati".

Il Livorno era l’assoluta favorita della finale, eppure…

"Prima della partita non avevamo nessun timore. Siamo arrivati al campo e c’erano 15mila persone, di cui 12mila livornesi. Ma non ci siamo fatti assolutamente condizionare. Sapevamo che loro erano favoriti ma noi credevamo di fare l’impresa. Man mano che si andava avanti ci rendevamo conto di poter raggiungere l’obiettivo. Il momento dei rigori è stato un qualcosa di clamoroso: di solito la gente si tira indietro per la troppa tensione, invece Alessandrini ha dovuto scegliere chi doveva tirare perché in 78 ci eravamo proposti. La dice lunga sulle nostre motivazioni".

Cosa ha rappresentato per lei quella vittoria?

"In primis è quella che sento più mia, forse anche di più rispetto a quella della promozione in B. A Ferrara l’ho vissuta fino all’ultimo secondo. Invece a Battipaglia ero dovuto uscire a fine primo tempo. Quello è stato un anno importante perché pensavo di venire a Fermo e fare le ultime 23 stagioni. Invece ne ho fatte altre dieci. Lì mi è rivenuta la voglia di giocare e lottare. Quell’anno ha fatto anche ritornare a Fermo la voglia di fare calcio a certi livelli. Si era capito che la città meritava un palcoscenico importante".

L’anno successivo se ne va.

"Non pensavo di andarmene ma ricordo che mi chiamò Gianni Rosati dicendomi che c’era questa possibilità di andare a giocare in B al Castel Di Sangro. Non voleva precludermi un’occasione del genere. Ho deciso a malincuore di andare, lasciavo un gruppo meraviglioso. Subito ho chiamato Alessandrini per comunicarglielo e in lacrime ha provato a convincermi a rimanere. Poi ha capito. Un anno dopo sono tornato e abbiamo costruito la promozione in B".

Da esterno come ha vissuto il cambio in panchina della Fermana di oggi?

"Mi dispiace che Bruniera sia stato esonerato. È un ragazzo strepitoso che ha grande impegno e serietà. Purtroppo i problemi si sono visti. Se continuano a esserci intoppi, soprattutto a livello societario… Spero sempre che si trovi la forza per mantenere la categoria perché la città e la tifoseria lo merita".

Ora il ritorno del suo ex compagno di squadra Protti.

"Aveva fatto un miracolo nella scorsa stagione: avevo parlato con lui all’inizio di quella stagione e poi durante l’anno ha fatto una crescita importante andando a conquistare una salvezza più che tranquilla. Non so i motivi per cui non era rimasto ma lui ne avrà avuti. È un allenatore che dà molti stimoli ai ragazzi. Ora spero che possa ripetere quello che è riuscito a fare nello scorso anno".

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