Qui Ancona. "I dorici possono arrivare secondi»
Marco Alessandrini ha guidato l’Ancona nella stagione 2005-06, molto più di recente la Vigor, squadra della sua città di...

Marco Alessandrini ex allenatore di Ancona e Vigor
Marco Alessandrini ha guidato l’Ancona nella stagione 2005-06, molto più di recente la Vigor, squadra della sua città di adozione. Per lui si avvicina un derby importantissimo, quello che andrà in scena domenica al Del Conero, e che vedrà confrontarsi due momenti diversi della sua vita, non solo sportiva.
Alessandrini, partiamo dall’Ancona: che squadra ha visto ultimamente?
"Ho assistito alla sconfitta in casa con la Fermana, una partita in cui poteva starci il pari. Il calcio è fatto di episodi. L’Ancona all’inizio però era partita molto bene. L’Ancona nell’ultimo periodo ha trovato la sua identità e ha dato continuità ai risultati. Sa quello che vuole in campo. Parliamo di un’Ancona con la sua struttura e con il suo equilibrio, e con caratteristiche importanti in fase offensiva, soprattutto dopo il mercato. Tutti requisiti per fare un ottimo campionato".
Ha le carte in regola per puntare al secondo posto?
"E’ partita con dei problemi, bravo l’allenatore a dare continuità alla sua idea. E’ cresciuta, con il mercato ha fatto aggiustamenti che le danno alternative valide. Gli obiettivi devono essere sempre ambiziosi. La Samb ha un altro passo, ma il secondo posto è raggiungibile, anche se il divario di punti non è poco. L’Ancona ha tutti i presupposti per migliorare la propria classifica".
E la Vigor?
"E’ una squadra che mi dava tanta fiducia, ma le ultime cose hanno scombussolato un po’ tutto. Spero che questa squadra che ha dei valori possa ritrovare la propria identità, la classifica attuale non rispecchia i suoi valori. Ma nel calcio certe situazioni si creano, a volte basta un risultato per far ritrovare d’incanto tutte le caratteristiche per poter sviluppare le proprie potenzialità. La prossima partita potrebbe essere importante anche sotto questo aspetto".
Un derby è sempre un derby. In cosa può essere diverso da quello d’andata, a parte il risultato?
"Sarà una partita aperta, con due squadre che possono sviluppare un buon calcio. Allora fu un gol nel finale a decidere il risultato. Ma all’andata le due squadre si equivalsero. Fu una bella partita, con un’Ancona che ancora doveva crescere e una Vigor in un momento positivo. Adesso a livello psicologico sembra che il trend si sia invertito".
Quali sono i punti di forza dell’Ancona, in questo momento?
"E’ una squadra cui è difficile fare gol, a livello organizzativo attua un’ottima fase di non possesso. Un’Ancona che ha anche la qualità per mettere in difficoltà gli avversari in fase offensiva, molto compatta ed equilibrata".
E i punti di forza della Vigor?
"Ne ha anche lei, ma sono venuti meno due giocatori fondamentali come Gabbianelli e Alonzi. Ha un ottimo palleggio, giocatori incisivi, come Koné, Ferrara, Pesaresi, attaccanti buoni e un centrocampo di qualità, De Angelis, Gonzales…".
Quanto alla Samb, che ha allenato lo scorso anno: campionato già finito?
"Non lo so. L’ho vista tempo fa, la Samb è particolare, ha un pubblico di seimila persone, quest’anno la società ha trovato i giusti giocatori per quell’ambiente. E’ partita bene, ha moltiplicato autostima, fiducia, è cresciuta domenica dopo domenica, sospinta dal suo ambiente per conquistare la C. Ma di scontato non c’è niente. Fondamentale la prossima partita a l’Aquila".
Giuseppe Poli
Continua a leggere tutte le notizie di sport su