Recanatese, la panchina a Filippi: "Qui si può lavorare con profitto"

Il tecnico siciliano ha diretto il primo allenamento: "Ad Arezzo un match insidioso, come tutti gli altri"

16 febbraio 2024
Recanatese, la panchina a Filippi: "Qui si può lavorare con profitto"

Recanatese, la panchina a Filippi: "Qui si può lavorare con profitto"

Fumata bianca: il nuovo allenatore della Recanatese è Giacomo Filippi, nome emerso nella convulsa giornata di mercoledì e che ha avuto il nulla-osta del consiglio direttivo dove la proposta è stata caldeggiata dal dt Cianni che ha avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo. A quel punto la trattativa, per quanto ci risulta, è stata abbastanza semplice ed il "nero su bianco" è arrivato nella tarda mattinata di ieri. Il 49enne, siciliano di Partinico, Filippi ha avuto una brillante carriera da calciatore con gli apici toccati a Treviso, dove ha disputato due stagioni in serie B ed a Trapani dove fu uno dei protagonisti della storica impresa dei granata che dai Dilettanti riuscirono a raggiungere il campionato cadetto nel 2013. Proprio in quell’anno, appese le scarpette al chiodo, iniziò l’esperienza da allenatore al fianco di Roberto Boscaglia, di cui fu vice a Novara, Brescia e Chiavari. Ebbe poi la responsabilità diretta della prima squadra anzitutto a Palermo, dove ottenne un memorabile successo nel derby di Catania poi a Viterbo dove, nell’autunno del 2022, fu esonerato visto che raccolse appena 11 punti in 13 partite. Si è scelta quindi una soluzione "esterna", confidando anche nella presumibile voglia di riscatto di un tecnico che voleva, assolutissimamente rimettersi in pista. "Quando è arrivata la proposta c’era poco da pensare e mi sono subito messo in viaggio per Recanati dove ho trovato un’accoglienza familiare da parte della Società. È quello che serve in questo momento dove dobbiamo rimboccarci le maniche e tornare ad essere quello che la squadra era sino a poco tempo fa, rimettendoci subito sulla strada giusta".

Una sfida, al contempo, difficile e stimolante.

"Le sfide sono tutte difficili: la cosa fondamentale è che ho appurato che si può lavorare bene. È l’aspetto basilare senza il quale non si va lontano".

Poco tempo per preparare la delicatissima trasferta di Arezzo di dopodomani.

"È un match insidioso come lo saranno tutti da qui alla fine perché abbiamo visto che nel girone di ritorno ci sono sempre risultati strani, ma spesso sono figli di attenzione massimale perché i punti iniziano a pesare tantissimo ed è normale che le squadre danno sempre il duecento per cento rispetto al consueto".

Espletate le formalità di rito ed aver parlato al gruppo Filippi ha iniziato a lavorare di buona lena, davanti ad un discreto numero di supporters, quelli più attempati e tra loro anche chi non manca (quasi) mai: non è mancato anche un applauso di incoraggiamento. Presenti anche i vertici societari: da Guzzini a Camilletti, da Tanoni a Cianni. Inizia un’avventura, piena zeppa di incognite ma ancora con notevoli possibilità: crederci è il primo requisito.

Andrea Verdolini

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