Recanatese, sprint finale: "C’è da battere l’Entella"

Il diesse Polenta sull’ultima gara di campionato dei giallorossi in trasferta: "La squadra cercherà la vittoria per una posizione più vantaggiosa nei playout".

24 aprile 2024

Stavolta "ripartire" è forse più faticoso del solito ma la Recanatese deve raccogliere le ultime risorse per preparare al meglio la gara di Chiavari che poteva avere una valenza diversa, ma che resta importante per affrontare i playout contro la Vis Pesaro con il 17° posto in tasca, quindi con la gara di ritorno tra le mura amiche ed il vantaggio di salvare la pelle in caso, ad esempio, di duplice pareggio. Il problema è che il match è delicatissimo anche per i liguri che per approdare alla tranquillità e tenere a bada la Fermana che riceve il Pescara hanno bisogno di un punto. La divisione della posta al contrario potrebbe non bastare alla truppa di Filippi in caso di successo dei vissini contro una Juve NG già certa dei playoff ma che non regalerà nulla al Benelli. Una matassa complessa dunque che non consente calcoli se non quello di andare al "Comunale" con l’unico obiettivo di centrare il successo per mettere al sicuro l’attuale graduatoria: "d’altronde – ci dice il diesse Adriano Polenta – la classifica parla chiaro e per mentalità e propensione la Recanatese cercherà senz’altro la vittoria. Sarebbe molto importante giocare i playout da una posizione vantaggiosa, gestendo al meglio anche le due settimane di preparazione al duplice confronto". Ecco le impressioni tratte dalla gara con il Gubbio nella quale le recriminazioni per i propri errori vanno di pari passo con una direzione arbitrale discutibile. "Per quello che ho notato, almeno dagli highlights, la squadra è viva proprio perché contro una compagine forte, ha costruito parecchie occasioni. Peccato per quella chance di Melchiorri che forse è un giocatore addirittura troppo generoso e che non possiamo catalogare tra gli attaccanti egoisti. La Recanatese avrebbe meritato di vincere: non deve demoralizzarsi, ma resettare tutto e pensare all’Entella". Una considerazione generale: lei è molto attento a cosa propone questo campionato a livello di giovani. Il Cesena, ad esempio, con Shpendi ma anche con Pieraccini, Berti e Francesconi ha dimostrato che si può vincere anche utilizzando la linea verde. Cosa ha proposto di interessante la stagione che volge al termine? "I giovani debbono essere inseriti in un contesto dove possono maturare, al fianco di gente esperta, con serenità e tranquillità come quanto è riuscito a costruire in Romagna il tecnico Toscano. Tra i giallorossi mi sta piacendo Longobardi che vedo bene in entrambe le fasi, ha un’ottima progressione e so che è seguito da realtà di categoria superiore".

Andrea Verdolini

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