A Palermo senza nessun timore. Ma sarà una bolgia: 25mila tifosi
I rosanero non vincono in casa da 252 giorni, ma hanno tanta qualità. Da Reggio arriveranno in 220
Cercare continuità nei risultati dopo la vittoria (ossigeno puro) col Frosinone: questo sarà l’obiettivo nella trasferta di oggi a Palermo (ore 15).
Bardi e compagni, più i 220 tifosi al seguito, vivranno una giornata in Sicilia dove sono previsti 25 gradi: clima caldo anche in campo, coi rosanero che hanno cominciato al di sotto delle aspettative: in campionato non vincono in casa da ben 252 giorni. Era il 17 febbraio, col 3-0 sul Como; in mezzo c’è anche quel 27 aprile, quando Rozzio e Portanova regalarono tre punti d’oro ai granata (2-1).
Il Palermo ha alle spalle il "City Group", che ha portato ancora più ambizioni ad una piazza già di suo vogliosa. Un’operazione di mercato della scorsa estate la dice lunga sulla forza e sulla voglia di salire in Serie A dei rosanero: in Sicilia arrivò l’attaccante francese Le Douaron per ben 4 milioni di euro dal Brest, e questa cifra fu superiore addirittura all’intera spesa estiva di ben 14 formazioni di Serie B (compresa la Reggiana). Per ora un flop da soli 186’ giocati e zero gol.
Mister William Viali ripartirà dalle certezze: si va verso la conferma del 4-3-2-1. Davanti a Bardi pronti Fiamozzi, Meroni, Lucchesi e Fontanarosa. In mediana riecco il ritrovato Stulac, ex di turno. Ai suoi fianchi l’apporto di Ignacchiti (o Reinhart come mezzala) e Sersanti.
Davanti Marras ancora preferito a Vergara, mentre Portanova dovrebbe rilevare Girma, che potrebbe essere l’arma a gara in corso. La maglia da centravanti è di Vido, altro ex che vuole continuità dopo la doppietta.
Infortunati Rozzio e Gondo, oltre a Sposito (al suo posto convocato il secondo portiere della Primavera De Falco che dopo il riscaldamento andrà in tribuna), e fuori dai convocati Kabashi e Cavallini; rientra Sampirisi.
Gioca col 4-3-3 il Palermo dell’ex Sassuolo Alessio Dionisi. Intanto due curiosità: i siciliani sono la squadra che ha battuto più corner (52 come il Modena; la Reggiana, tra l’altro, è l’unica a non aver ancora subito gol di testa), e sono quella che ha tentato più dribbling (158, poi c’è il Frosinone con 151 e la Reggiana con 146). In porta ecco Desplanches; in difesa Diakitè (più indietro Pierozzi), Baniya, Nikolaou e Lund (in pole su Ceccaroni). In regia Gomes, protetto da Segre e Ranocchia (dovrebbe vincere il ballottaggio con Verre che a Modena prese una botta).
Tridente con Insigne, Henry e Di Francesco: come anticipato ieri, non ce l’ha fatta l’atteso ex Brunori per una botta al tallone. "La Reggiana è allenata bene, giocherà con leggerezza ed è in salute. Difende con baricentro basso, e ha giocatori rapidi e tiratori. Non so se ci lascerà la prima costruzione o se sarà aggressiva", ha detto alla vigilia mister Dionisi, che poi non ci gira attorno. "Dobbiamo tornare a vincere in casa". Sono attesi 25mila spettatori al "Barbera": la Reggiana sogna di riconquistare la Trinacria.
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