Alla fine Amadei ha ceduto: Viali silurato. Oggi Dionigi dirige il primo allenamento

La decisione ieri mattina dopo un summit via call: il patron ha lasciato decidere Salerno, Fico e Pizzimenti che da 20 giorni volevano l’addio .

di FRANCESCO PIOPPI
31 marzo 2025
La decisione ieri mattina dopo un summit via call: il patron ha lasciato decidere Salerno, Fico e Pizzimenti che da 20 giorni volevano l’addio .

La decisione ieri mattina dopo un summit via call: il patron ha lasciato decidere Salerno, Fico e Pizzimenti che da 20 giorni volevano l’addio .

Scossone granata. La Reggiana ha scelto di esonerare William Viali e di tentare di salvare il salvabile affidandosi a Davide Dionigi che oggi pomeriggio dirigerà il primo allenamento al ‘Villa Granata’ training center.

Un ribaltone (via anche lo staff di Viali e cioè Massimiliano Guidetti, Simone Baroncelli e Vincenzo Perri) che è ‘figlio’ della cinquina ricevuta dal Sassuolo, ma che ha radici ben più profonde, supportate da numeri inequivocabili e che hanno visto la squadra granata raccogliere appena 8 punti nelle ultime 11 partite.

Al divorzio (l’ufficialità solo ieri alle 21,37 con un comunicato) si è arrivati dopo una serie quasi nevrotica di ‘avanti e indietro’, riflessioni e dietrofront. Che l’aria fosse pesante si era ovviamente intuito anche dagli atteggiamenti di Salerno e Pizzimenti che dopo la debacle con i neroverdi non hanno proferito nemmeno una parola sulla questione, ma l’opinione di Amadei – contrario al cambio – e le rassicurazioni di Rozzio nel posto partita ("Viali sarà il nostro condottiere fino alla fine, potrebbe arrivare anche Mourinho ma in campo ci vanno i giocatori") avevano disseminato dubbi su una svolta che, invece, è stata (quasi) immediata, ma non istantanea.

Viali, infatti, ieri mattina ha diretto l’allenamento della squadra come se ‘nulla fosse’. Il siluro è stato lanciato solo nel tardo pomeriggio e dopo un lungo summit – via ‘call’ - avvenuto tra il presidente Salerno, il vice Fico, il direttore sportivo Pizzimenti e il direttore generale Cattani che era assieme ad Amadei.

Durante la riunione si è convenuto che l’addio a Viali fosse la soluzione giusta anche perché la squadra, interpellata tramite quelli che sono gli uomini più rappresentativi, aveva fatto capire, nelle ultime ore, di non credere più nel lavoro del tecnico.

Solo a quel punto patron Amadei ha allargato le braccia e lasciato decidere Salerno, Fico e Pizzimenti, che già volevano lasciare a casa Viali subito dopo la sconfitta di Cosenza.

Pizzimenti sondò svariati profili: incontrò Aquilani (già ‘colloquiato’ a giugno) e telefonò ad Andreazzoli (‘no grazie’). Poi nei giorni a seguire entrarono "in rosa" Dionigi, Venturato e Bergodi. Un po’ tutti però avrebbero preteso un contratto con un rinnovo automatico in caso di salvezza oppure cifre molto elevate per un paio di mesi.

Dionigi invece ha accettato praticamente subito, con grande motivazione, e non ha posto condizioni particolari anche se in caso di mantenimento della categoria sarebbe probabilmente confermato.

L’accordo è stato siglato fino alla fine di giugno per una cifra che – staff compreso (in granata restano il prepartore dei portieri Bizzarri e quello atletico Ceci) – è di circa 60mila euro complessivi. La sterzata arriva con parecchie settimane (se non mesi…) di ritardo, come un ultimo disperato tentativo per scuotere un gruppo che sarebbe stato opportuno mettere ‘spalle al muro’, di fronte alle proprie responsabilità, già dopo l’inaccettabile sconfitta con il Cosenza.

La gestione di Viali si conclude quindi dopo 31 partite, con uno ‘score’ che recita 7 vittorie (due delle quali ottenute nelle prime tre giornate), 11 pareggi e 13 sconfitte; forse proprio quella partenza brillante ha illuso un po’ tutti che si potesse ottenere qualcosa di più da una squadra che invece, alla prova dei fatti, si è sempre dimostrata fragile nei momenti più importanti.

Gli scontri diretti con Cosenza (6 punti persi) e Sudtirol (altrettanti) gridano vendetta, ma anche la sconfitta a Cittadella (secco 3 a 1) ne sono stati la testimonianza più autentica.

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