Capolavoro granata

La Reggiana annulla il Catanzaro e dà la zampata .

di MATTEO GENOVESI -
10 marzo 2024
Capolavoro granata

Capolavoro granata

CATANZARO

0

REGGIANA

1

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Veroli (33’ st Oliveri); D’Andrea (22’ st Brignola), Pompetti, Petriccione (33’ st Sounas), Vandeputte; Iemmello (38’ st Donnarumma), Ambrosino (1’ st Biasci). A disp.: Sala, Antonini, Verna, Stoppa, Pontisso, Krajnc, Miranda. All. Vivarini

REGGIANA (3-4-2-1): Satalino; Szyminski, Rozzio, Marcandalli (41’ st Libutti); Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo (49’ st Pajac); Portanova (24’ st Melegoni), Girma (24’ st Varela Djamanca); Gondo (24’ st Pettinari). A disp.: Sposito, Motta, Cigarini, Reinhart, Okwonkwo, Blanco, Antiste. All. Nesta

Arbitro: Bonacina di Bergamo (Mondini e Niedda - 4° ufficiale Renzi-Var Meraviglia e Paganessi)

Reti: pt: 12’ aut. Fulignati

Note: spettatori 9.632 per un incasso di 120.683 euro. Ammoniti: Bianco (R), Veroli e Brighenti (C); Angoli: 7-2 per il Catanzaro; Recuperi: pt 2’, st 5’.

La verità è che il pensiero unico al calcio proprio non si addice. Men che meno al campionato cadetto, da sempre maratona fatta di crolli, rimonte e rinascite. E da partite mai scontate. Ci vorrebbe equilibrio. Ricapitoliamo? Il Catanzaro (confermato l’undici vincente nel derby di Cosenza) se la gioca per la Serie A e viene da 7 risultati utili, la Reggiana incerottata (Satalino, Szyminski, Kabashi e Portanova i 4 cambi di giornata) lotta per non retrocedere. E ancora: Iemmello segna a raffica, i granata invece non tirano mai. Della serie, cosa ci si va a fare in Calabria? E invece, altro che formalità, al "Ceravolo" una squadra corta, concentrata, caparbia e abile nel leggere i momenti del match (strenua difesa ma senza mai snaturarsi, rinunciando al palleggio) ha replicato con merito la vittoria dell’andata. Pregevole lo scambio tra Bianco (altro partitone) e Girma, che ha portato il fantasista-spilungone (irrinunciabile) al tiro dopo 12 minuti. Palo e schiena dell’estremo Fulignati in tuffo (sì, ci vuole sempre anche un po’ di buona sorte) per il vantaggio e il digiuno fuori casa, ultima rete di Marcandalli a Cremona, interrotto dopo 224 minuti. Da lì la reazione quasi nulla dei padroni di casa (Iemmello? Un mezzo tiro in rovesciata…) e la condotta perfetta della Reggiana. Copione rimasto invariato anche nella ripresa, con i granata nella miglior versione da trasferta (ultima sconfitta a Modena il 2 dicembre, poi 4 pareggi e 2 vittorie...ora 3) che hanno rischiato poco o nulla, fino ai minuti finali, quando la domanda legittima sulle qualità di Satalino (fino a lì solo ordinaria amministrazione) ha avuto risposte. Bravo il vice-Bardi nel contenere i guizzi dei neo-entrati Donnarumma e Oliveri, per l’urlo liberatorio dei 250 tifosi al seguito. E adesso? Classifica tornata bella e mucchio selvaggio tra gli ultimi posti play off (distanti un punto) e la zona-retrocessione. Ma ribadiamo. Equilibrio. E testa allo Spezia (sabato alle 16,15).

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