La Reggiana illude, poi fa rinascere la Samp
Avanti 2-0, Meroni e compagni si fanno raggiungere pur giocando con l’uomo in più. La società ragiona sul futuro di Viali

Avanti 2-0, Meroni e compagni si fanno raggiungere pur giocando con l’uomo in più. La società ragiona sul futuro di Viali
REGGIANA 2 SAMPDORIA 2
REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Fiamozzi (dal 17’ s.t. Sosa), Meroni, Lucchesi, Libutti; Sersanti, Reinhart, Ignacchiti (dal 17’ s.t. Kumi); Vergara, Portanova (dal 40’ s.t. Girma); Vido (48’p.t. Gondo). A disp.: Sposito, Rozzio, Marras, Nahounou, Cigarini, Maggio, Urso, Kabashi. All. Viali
SAMPDORIA (3-4-3): Cragno; Curto (dal 1’ s.t. Coda), Altare, Veroli; Depaoli (1’s.t. Bereszynski), Meulensteen (dal 1’ s.t. Yepes), Ricci, Venuti (dal 17’ s.t. Beruatto); Oudin, Niang, Sibilli. A disp.: Ceppi, Chiorra, Vieira. Riccio, Ferrari, Benedetti, Sekulov, Abiuso. All. Semplici
Arbitro: Marinelli (Prenna-D’Ascanio); IV ufficiale Cerbasi; Var/Avar Forneau, Longo.
Reti: Portanova al 33’ p.t., Gondo al 15’ s.t., Niang al 22’ s.t., Oudin al 29’ s.t.
Note: spettatori 10.231, per un incasso lordo di euro 110.530,18. Ammoniti: Gondo, Cragno. Vergara, Sibilli. Espulso Niang per doppia ammonizione e Marras per proteste dalla panchina Angoli: 2-8. Recuperi: 5’ e 5’.
L’autolesionismo di questa squadra non conosce confini. Avanti di due reti contro una Sampdoria esanime e che non aveva fatto nulla per impensierire i granata, Viali ha scelto di cambiare uomini e modulo, regalando nuova vita agli avversari. Un suicidio tattico di cui non abbiamo memoria recente e che getta per l’ennesima volta nello sconforto la squadra e l’ambiente. È la terza volta che accade quest’anno di sciupare il doppio vantaggio: era successo alla prima col Mantova, nella gara di andata col Catanzaro e si è ripetuto ieri. Con dinamiche di partenza molto diverse però, perché coi virgiliani c’era stato un autogol di Meroni al fotofinish, con i calabresi la forza d’urto di Iemmello, mentre ieri è stata rianimato un avversario innocuo. Con il passaggio dal 4-3-2-1 al 3-5-2, la Reggiana ha perso le sicurezze faticosamente acquisite prima con il vantaggio di Portanova (lesto a capitalizzare l’assist di Vergara sul secondo palo) e poi con il raddoppio di Gondo, assistito alla perfezione da Fiamozzi. Proprio il terzino è stato fatto uscire pochi secondi dopo aver confezionato l’azione migliore della propria stagione ed era incredulo quando ha visto il suo numero sulla lavagna luminosa appaiato a quello di Sosa che da quando è arrivato a Reggio non è ha infilata una giusta. Incomprensibile anche l’altro avvicendamento, con Ignacchiti che ha lasciato spazio a Kumi, altro oggetto misterioso del mercato invernale. Un disastro in piena regola anche perché dopo il gol che ha accorciato le distanze, Niang si era fatto cacciare fuori per un intervento imprudente su Meroni (doppio giallo) e la Reggiana aveva quindi un uomo in più. Non è bastato per tenere i tre punti, perché alla prima occasione Oudin ha bucato facilmente Sosa. Nella baraonda finale, Portanova ha calciato alto da buona posizione e anche Coda ha avuto un’ottima chance, ma Bardi si è superato. Il bicchiere resta mezzo vuoto nonostante la squadra abbia fatto bene per un’ora, con lo spirito battagliero che serve in queste gare. Preoccupano le condizioni di Vido, uscito per un problema muscolare al tramonto del primo tempo. Ora c’è la sosta e qualche ragionamento sul futuro di Viali è previsto nelle prossime ore. In società qualcuno vorrebbe cambiare, ma a decidere è sempre Amadei, sempre restio a esonerare gli allenatori.
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