Ma che brutta Reggiana: buono solo il punto
Contro la modesta Carrarese i granata tirano in porta solo due volte e nei minuti di recupero rischiano di andare al tappeto
CARRARESE
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REGGIANA
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CARRARESE (3-4-2-1): Bleve; Hermannsson (21’st Coppolaro), Illanes, Imperiale; Bouah (21’st Zanon), Capezzi (14’st Giovane), Schiavi, Cicconi; Cherubini (30’st Cerri), Capello (14’st Panico); Finotto. A disp.: Chiorra, Oliana, Palmieri, Zuelli, Falco, Guarino, Belloni. All.: Calabro
REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Fiamozzi (17’st Vido), Meroni, Rozzio, Fontanarosa; Reinhart, Stulac (25’st Ignacchiti), Sersanti (25’st Lucchesi); Vergara (1’st Marras), Portanova; Okwonkwo (38’st Gondo). A disp.: Motta, Cigarini, Libutti, Maggio, Cavallini, Girma, Nahounou. All.: Viali
Arbitro: Marcenaro di Genova (Yoshikawa e Laudato; IV ufficiale Nigro; Var Pairetto, Avar Rutella).
Note: spettatori 2280, di cui 521 nel settore dei reggiani. Ammoniti Sersanti, Vergara, Okwonkwo, Capezzi, Meroni, Marras, Hermannsson e Panico. Angoli: 5-5. Recuperi: 1’ e 5’ .
La fotografia è al minuto 93: Cerri colpisce tutto solo di testa in area, e fortunatamente ne viene fuori un pallone telefonato per Bardi. Morale della favola: "fiuuu", è andata bene.
Perché la Reggiana vista ieri sul neutro di Pisa non poteva ambire a qualcosa in più di uno 0-0: solo due tiri nello specchio della porta (di cui uno su punizione).
Troppo poco, contro l’ultima della classe. Le gare senza vittoria di fila ora sono quattro, ed è il secondo pari senza reti consecutivo. Non è un dramma, ma un sentore in fase realizzativa c’è: l’ultimo gol risale al 15 settembre (Portanova) nel kappao per 3-1 col Sudtirol, e il digiuno prosegue da 239 minuti.
L’altra faccia della medaglia ci suggerisce, però, la seconda gara di fila senza subire reti, e almeno questa volta non è servita la versione superman di Bardi (che, comunque, già al 5’ ci aveva messo la punta dei guantoni per sfiorare quanto basta la punizione di Cicconi poi terminata sul palo).
Nonostante la sterilità in avanti, i punti in classifica sono ora 9 in sette turni, un bottino in linea con l’obiettivo. Sabato si andrà a La Spezia: altra musica.
Tornando a ieri: per dare una scossa Viali ha optato per Okwonkwo dal 1’, con Gondo in panchina. L’altra novità iniziale ha riguardato l’impiego del "doppio play", con Stulac e Reinhart in campo insieme. Viali ha spesso detto che la squadra dopo la sosta non ha ritrovato quella brillantezza che aveva mostrato nelle prime quattro gare, e questo s’è visto in alcuni singoli, vedi Vergara, in flessione insieme a Sersanti.
Nel primo tempo la Reggiana ha portato a casa solo un tiro di Stulac uscito di poco e ben tre gialli in 26’: gioco fisico e partita brutta. Nella ripresa Marras rileva subito Vergara, e poi con l’ingresso di Vido per Fiamozzi ecco una difesa a tre, ma il risultato non è cambiato, anzi: nella parte centrale della ripresa la Carrarese per una decina di minuti ha attaccato come se non ci fosse un domani (bravissimo Meroni nel murare Finotto). Prima, però, la velenosa punizione di Portanova e poi il gran lampo (l’unico…) di Okwonkwo (grande assist di Reinhart) che ha esaltato Bleve.
Il brivido di Cerri al 93’ pone la parola fine ad una gara con pochi colori, sicuramente meno di quelli della vicina Piazza dei Miracoli, con la Torre Pendente circondata fin dal mattino da centinaia di turisti, tra cui anche tifosi di Liverpool, Derby County, Boca Juniors, Coventry City, Messico, e ovviamente di Carrarese e Reggiana, con quest’ultimi che sabato andranno a La Spezia alle ore 15. E lì servirà di più.
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