Nessuno vuole lasciare la Reggiana

Il club non riesce a cedere i calciatori in esubero e così c’è il rischio di non riuscire a ingaggiare l’attaccante che serve

di FRANCESCO PIOPPI
30 gennaio 2025
Stefano Pettinari, 33 anni, non vuole lasciare la Reggiana

Stefano Pettinari, 33 anni, non vuole lasciare la Reggiana

A Reggio si sta bene e una volta che si passa da queste parti, nessuno vuole più andare via. Sembra uno slogan dell’ente promozione per il turismo, invece è la considerazione con cui stanno facendo i conti i dirigenti della Reggiana e in particolar modo Pizzimenti che sta trovando enormi difficoltà nel far decollare il mercato in uscita. Dopo la cessione in prestito di Cavallini al Lecco e l’addio di Okwonkwo (passato al Cittadella via Bologna) al momento, infatti, non si registrano passi in avanti per quel che riguarda le altre possibili partenze. Nessuna trattativa calda per Urso, Fontanarosa, Nahounou, Stulac (c’era l’interesse della Triestina) e pure per Pettinari che era stato ‘sondato’ dal Sudtirol che però ha virato su Gori (Avellino). Un’impasse ‘pericoloso’ e che rischia di pregiudicare anche le due operazioni in entrata (attaccante in primis, ma anche terzino sinistro) che il club aveva progettato. Quando mancano appena quattro giorni alla chiusura delle operazioni (il gong sarà lunedì) il rischio che la Reggiana resti a bocca asciutta è reale.

Il patron Amadei è fermo sulla propria posizione: nessun ingresso se prima non ci saranno cessioni tali da consentire un perfetto equilibrio economico tra entrate e uscite. Tradotto: dopo l’arrivo di Sosa e Kumi non si vuole più aprire il portafoglio. Una posizione che sta creando anche qualche incomprensione all’interno della società, con il presidente Salerno che sarebbe disposto a fare uno sforzo ‘extra’ pur di garantire a Viali i ritocchi necessari per non ritrovarsi poi a primavera con la coperta corta. Per questo motivo sembra tramontare definitivamente la pista che portava a Manuel De Luca della Cremonese (l’ingaggio annuale sfiora il mezzo milione), ma anche le ottime alternative individuate – ovvero Russo e Moro del Sassuolo – potrebbero essere ‘irraggiungibili’ se prima non si farà spazio ‘salariale’ per accogliere uno dei due. La speranza è che qualcuno dei calciatori che non rientrano più nei programmi cambi idea di fronte alla prospettiva di 4-5 mesi da ‘separato in casa’. Viali, infatti, ha ribadito più volte a chiare lettere che d’ora in avanti il suo gruppo sarà composto tassativamente da non più di 23 elementi (due squadre più il terzo portiere, in pratica). Molti dei sopracitati rischiano quindi di allenarsi a parte fino alla fine della stagione agonistica.

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