"Questa Regia mi dà sensazioni positive"

Nando De Napoli promuove squadra e trainer. "Sono andato a trovare Nesta a Toano e mi ha fatto un’ottima impressione per come lavora"

di FRANCESCO PIOPPI
19 agosto 2023

"Questa Regia mi dà sensazioni positive"

di Francesco Pioppi

"Cosa mi ricordo delle sfide con la Reggiana? De Napoli che correva ancora come un matto… A quei tempi giocavo ancora un po’ sulla fascia e un po’ in mezzo al campo, quindi mi dovevo confrontare con lui: era dappertutto".

Parole di Alessandro Nesta, prese direttamente dalla conferenza stampa del 15 giugno, la prima da mister della Reggiana.

Il riferimento era alla gara del 1 dicembre 1996, quando la Lazio si impose al ‘Giglio’ con il punteggio di 2 a 0, grazie alle reti realizzate da Nedved e Casiraghi nei minuti finali. Era una ‘Regia’ già in difficoltà, destinata alla retrocessione che purtroppo si materializzò alla fine di quella stagione, sancendo così l’ultima esperienza nella massima serie.

Anche Nando De Napoli, campionissimo prima col Napoli di Maradona e poi col Milan, era ormai nella fase crepuscolare della sua ammirevole carriera.

De Napoli, si ricorda di quella partita?

"Qualcosa mi ricordavo, ma me l’ha fatta venire in mente lui perché sono andato a trovarlo a Toano, all’hotel Miramonti, e mi ha fatto davvero piacere rivederlo: oh facevo ‘na fatica starti dietro… Mi ha detto. C’eravamo incrociati sul campo altre volte, ma non lo conoscevo così bene e mi ha fatto un’ottima impressione. E’ un bravissimo ragazzo e un allenatore competente". Lo ha visto lavorare sul campo: prime impressioni?

"Sono tutti molto preparati, sia lui che il suo staff: quando ci sono persone competenti e perbene uno è già a metà dell’opera. Ovvio che in campo ci vanno sempre i giocatori e la squadra magari non è ancora completa, ma se parliamo di sensazioni, le mie sono molto positive".

Cosa serve per stabilizzarsi in Serie B?

"Una società sana e la Regia adesso lo è, poi dei dirigenti competenti e anche qui direi che possiamo stare tranquilli perché Goretti è un direttore giovane, ma già molto esperto e preparato. Sa benissimo i calciatori che vuole Nesta e quelli che sono congeniali al suo gioco e credo che le prime uscite abbiano dimostrato che la rosa ha un bel potenziale".

Vi siete incrociati anche in mezzo al campo: che giocatore era Goretti?

"Un grande calciatore che è stato molto sfortunato con gli infortuni: vedeva il gioco prima degli altri e aveva un gran fisico. Giocava sempre a testa alta, ha fatto comunque un’ottima carriera, ma con meno problemi avrebbe certamente fatto ancora di più".

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi granata: quali sono quelli a cui è più legato?

"Ho avuto il piacere di giocare con Futre e poi ho vissuto l’inizio della carriera di Ancelotti che deve molto a Reggio Emilia: con una squadra semplice siamo andati in Serie A. E poi anche se ero tra gli avversari ormai lo posso dire: il gol di Esposito al Milan, sotto sotto, rese felice anche me perché permise alla Reggiana di salvarsi in Serie A".

Per quanto importante, il granata è stato solo una parentesi in una carriera ricchissima di successi tra Napoli e Milan che le hanno permesso di confrontarsi con i migliori…C’è nostalgia di quel calcio e di quei tempi?

"Mi manca tantissimo Diego (Maradona, ndr) che era un fratello per me e poi non mi faccio una ragione per la perdita di Gianluca Vialli, siamo nati praticamente assieme, abbiamo fatto due mondiali…è un legame fortissimo (De Napoli si emoziona, ndr) un uomo e un calciatore eccezionale".

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