Reggiana-Conad: insieme per la 7ª stagione di fila
Anche Emilbanca accanto al settore giovanile e femminile
Giovani e settore femminile al centro della partnership tra Reggiana e Conad Centro Nord, che per la settima stagione consecutiva conferma il suo sostegno al club granata. I ben 150 kit-gara indossati dalle calciatrici e i 300 dei tesserati delle 12 squadre giovanili avranno, accanto al logo di Emilbanca, la iconica margherita. La presentazione è avvenuta nel head-quarter di Campegine. "Abbiamo concorso a salvare dal fallimento la squadra, dopo 7 anni non c’è crisi anzi intendiamo continuare questo percorso di collaborazione - ha sottolineato Ivano Ferrarini, ad Conad - Non vogliamo essere semplici sponsor, ma partner nel percorso di crescita della società e della comunità in cui i nostri soci operano e vivono". E poi l’auspicio di un’ulteriore sviluppo dei due settori. Accanto a lui Samuele Rondanini de Le Querce che, con il padre Mauro, sono "soci imprenditori particolarmente attenti al territorio": sostengono il team granata focalizzandosi sulle squadre "special" Reggiana I e II livello. In sala anche Francesco Criscuolo e Andrea Bazzini del settore femminile. "La Margherita ci accompagna da 7 anni e siamo innamorati più che mai, pronti a rinnovare il contratto per altri 10 anni - ha esordito Vittorio Cattani, vicepresidente e dg del club - Grazie a questa vicinanza, sentiamo ancora più forza per fare sempre meglio". Tanti i progetti sociali (anche con l’Unimore), ma al centro un solo obiettivo: "Oltre gli aspetti tecnici, una crescita sana per le atlete e gli atleti. Siamo solo gestori della Reggiana, che è un bene che appartiene al territorio". Studio e sport, in modo equilibrato per crescere persone che rappresentino i valori migliori. Alessandro Masetti (Emilbanca): "Non si fa fatica a condividere i contenuti con la Reggiana. Poter riuscire ad impegnarsi nel gioco e nello studio per il futuro, è il privilegio a voi riservato"
Il suo sorriso è andato ai ragazzi presenti in sala: Matilde Ravanetti (portiere 1ª squadra) e le "primavere" Jeremia Yamoh, Youssef Mahrani, Sarr Yatma, Omar Gader e Samuele Bacchi. Se un ragazzo su 35mila diventa professionista, Pietro Lodi (responsabile settore giovanile) ha sottolineato quanto sia importante aver trovato un alleato nella sfida più bella: "Far crescere i ragazzi. Cercare di formare la persona, sentirsi un educatore che trasmette i principi fondamentali della vita: legalità, correttezza, rispetto delle regole… Che i ragazzi apprendono attraverso il divertimento".
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