Rozzio: "Dobbiamo essere meno soldati"

Il capitano: "Il gruppo fa sempre quello che dice il mister, ma a volte serve dare una nostra interpretazione alla partita" .

di FRANCESCO PIOPPI -
3 ottobre 2024
Rozzio: "Dobbiamo essere meno soldati"

Un concentratissimo Paolo Rozzio, 32 anni, capitano della Reggiana

Rozzio, in questo inizio di stagione una delle note più liete riguarda la coppia di centrali formata da lei e Meroni: sembrate in uno stato di forma eccezionale.

"Sto bene, al di là delle prestazioni che stiamo fornendo, ho ottime sensazioni dal punto di vista fisico. Voglio cercare di tenere questa condizione il più a lungo possibile".

Quattro clean sheet, in cui è stato determinante pure l’apporto di Bardi, anche se l’ultimo con la Carrarese è arrivato al termine di una prestazione deludente.

"La Carrarese credo che farà giocare male tante altre squadre, poi non sono qui a cercare scuse e dico anche che nei minuti iniziali del secondo tempo abbiamo perso un po’ le misure e preso un paio di ripartenze che non vanno bene. Sono piccole cose su cui sicuramente dobbiamo lavorare".

Difesa blindata, ma attaccanti a secco: come si vive il momento di Gondo all’interno dello spogliatoio?

"Ha tutta la nostra fiducia, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo perché conosciamo il suo valore umano e di calciatore. Anche se non fa gol, dà una mano imprescindibile. Capisco che dalla prima punta uno si aspetti sempre 15 gol, ma non è sempre così".

Che impressione le sta facendo il ‘neo arrivato’, nonché compagno di reparto, Lucchesi?

"Mi dà sensazioni molto positive e poi è un ragazzo d’oro che si è già inserito bene e questo è il primo aspetto quando si arriva in un posto nuovo. È molto bravo tecnicamente e può giocare sia centrale ‘classico’ che braccetto. Già l’anno scorso con la Ternana mi aveva fatto un’ottima impressione".

In estate in molti sostenevano che fosse meglio giocare a tre in difesa perché lei a quattro fa più fatica e invece…

"Me lo ricordo, è stata praticamente la prima domanda che avete fatto al mister (ride, ndr). A parte gli scherzi, non cambia così tanto in realtà: ci si sposta di cinque metri. La differenza la fa voglia di non prendere gol e poi se me lo chiedono faccio anche il quinto in fascia".

Si passerà alla difesa a tre stabilmente?

"Potrebbe esserci questa possibilità così come potrebbe non esserci, il mister non parla tanto di moduli, ma di principi di gioco e magari cambia di partita in partita in base all’avversario. Può essere che più avanti ci faccia partire a tre, ma è molto flessibile".

Avete cambiato sette formazioni in sette giornate anche se le prime tre partite le avevate fatte in maniera brillante… Perché successivamente c’è stato questo calo?

"Non è facile da capire nemmeno da dentro visto che lavoriamo nello stesso modo e il gruppo fa quello che dice il mister come fossimo dei soldati. Forse uno step che dobbiamo fare è proprio quello di dare di più una nostra interpretazione alla partita, a volte eseguiamo ’troppo’"’. A Spezia andrebbe bene anche un pareggio per dare continuità?

"Mai sperare in un pareggio, se speri di pareggiare poi perdi sicuramente. Andiamo per provare a vincere, poi è sappiamo benissimo che sarà una gara complicata, perché avremo di fronte una squadra strutturata, esperta e bravissima sui calci piazzati".

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