Viali è stanco di subire torti: "Gol e ’rosso’: decisioni assurde"

Il tecnico: "Non ho ancora capito chi arbitra... Lucchesi ha cercato solo di proteggersi, altro che espulsione"

di Redazione Sport
13 gennaio 2025
Il tecnico: "Non ho ancora capito chi arbitra... Lucchesi ha cercato solo di proteggersi, altro che espulsione"

Il tecnico: "Non ho ancora capito chi arbitra... Lucchesi ha cercato solo di proteggersi, altro che espulsione"

"Dispiace perchè non ci siamo potuti giocare la partita in maniera lucida mentalmente e tatticamente, perché l’espulsione di Lucchesi ha condizionato ovviamente la partita - esordisce Viali in conferenza - Quello che mi fa più arrabbiare però è che la conduzione dell’arbitro sia stata sporcata da terzi, perché per Prontera il gol era regolare e a Lucchesi aveva dato l’ammonizione, quindi i protagonisti in campo stavano facendo il loro dovere".

Invece nel primo caso è intervenuto il Var (guidato da Baroni e da La Penna in qualità di ‘assistente’) e nel secondo episodio è stato il quarto uomo Di Cicco a rendersi protagonista: "Mi tocca ripetermi com’era già accaduto nel derby con il Modena (rete di Portanova annullata per un leggero contatto tra Marras e Gerli, ndr) ma la realtà è che io non ho ancora capito chi arbitra. Questa volta poi non ci sono dubbi: Tobias (Reinhart, ndr) prende nettamente la palla e poi nell’allungare il piede tocca Benali, ma è una dinamica di gioco. Allora tutte le volte che il portiere si allunga la palla e rinvia, ma poi tocca l’avversario, è rigore? Ogni volta vanno indietro di 20 secondi, siamo stanchi: stiamo pagando troppo queste situazioni".

Insolito, oltre che eccessivo, l’intervento del quarto uomo che fa espellere Lucchesi: "Il mio giocatore stava semplicemente cercando di proteggersi – spiega Viali – anche in questo caso mi è sembrata una scelta assurda". Nonostante l’uomo in meno per tutto il secondo tempo, la Reggiana ha retto l’urto e anzi avrebbe probabilmente meritato di più, tirando fuori una prestazione gagliarda: "Dopo le due vittorie di fila e gli alti e bassi volevo vedere se la mia squadra avrebbe davvero fatto il salto di qualità e credo che ci sia stata una risposta clamorosa. Credo che la gente si sia immedesimata in tutti i miei ragazzi. Cosa ho detto all’intervallo? Ho capito che se gli avessimo lasciato il palleggio ci saremmo abbassati troppo, allora abbiamo giocato uomo a uomo a tutto campo. Abbiamo preso tutto quello che era successo come una sfida e non come alibi, la squadra ha dato una grandissima risposta".

Poi un ultimo flash sulla sua espulsione: "A fine primo tempo sono entrato in campo e ho sbracciato verso l’arbitro, ma non ho detto nulla di offensivo, però ci sta che mi abbia espulso. Io non l’avevo nemmeno capito, me l’è venuto a comunicare Bardi perché il direttore ha parlato con lui, in qualità di capitano. Comunque sia, mi porto a casa la prestazione della mia squadra che è stata clamorosa".

L’analisi del tecnico avversario Longo è stata molto lucida e onesta: "Se valutiamo la superiorità numerica è un’occasione persa, se guardiamo alle prestazioni no, è un pareggio che ci può stare perché non siamo entrati bene in campo nel secondo tempo. Il Var? Nasce come prima regola per eliminare gli errori grandi, ora si ricorre un po’ troppo spesso. Se ogni volta vai a vivisezionare ogni elemento del gioco puoi trovare qualcosa".

Francesco Pioppi

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