Viali sorride. "Pari importante sotto l’aspetto psicologico»

Il tecnico: "Abbiamo fatto un gran pressing, ma loro nella ripresa hanno messo dentro tanta qualità .

di GIUSEPPE MAROTTA
22 settembre 2024
William Viali è soddisfatto del punto conquistato con la Salernitana

William Viali è soddisfatto del punto conquistato con la Salernitana

Mister William Viali, si torna a fare punti dopo due sconfitte. "Era importante muovere la classifica, non tanto per la graduatoria in sé, quanto per l’aspetto psicologico".

Regna l’equilibrio in questo campionato.

"Sì, forse ancor di più dell’anno scorso, anche se va detto che è ancora presto per vedere la forbice che determina chi lotterà per la promozione e chi per la salvezza. Però, per quelli come noi che hanno un obiettivo ben chiaro, deve essere sempre motivo di soddisfazione andare a punto".

Ha visto la Reggiana che voleva vedere?

"Sì, la squadra ha fatto quel che avevamo preparato. Abbiamo fatto un grande pressing, anche quando non ne avevamo più. Loro nella ripresa, coi cambi, hanno messo dentro tanta qualità, e non scordiamoci mai che abbiamo avversari di valore di fronte".

Infatti avete creato di più nel primo tempo.

"Vero, abbiamo lavorato bene coi cambi campo. La Salernitana lavora molto sul lato palla, quindi volevamo fare questi cambi campo veloci per colpirli dall’altra parte. Dobbiamo migliorare nella gestione della palla, però, perché abbiamo perso delle palle banali e non va bene".

Abbiamo rivisto un super Bardi.

"Sono contento per lui, ha fatto parate importanti".

Davanti, invece, si arriva ai 16 metri e poi si calcia poco.

"Esternamente abbiamo creato bene, però sì, dobbiamo crescere nel riempire l’area, cosa che non abbiamo fatto benissimo".

Soprattutto nel primo tempo, nel momento migliore per voi, c’è stato un grande pressing. Per esempio, Sersanti e Portanova erano quasi all’altezza di Gondo. Crede che sia possibile arrivare ad effettuare questo pressing per più minuti dentro una partita?

"Forse, dopo la sosta, non abbiamo ancora raggiunto la brillantezza delle prime gare. In ogni caso credo che l’impatto del pressing fosse più intenso nelle prime uscite, ma dipende anche dai contesti. Dobbiamo anche capire se farlo sempre o a volte evitarlo, perché se lo fai male l’avversario con qualità può colpirti alle spalle. Abbiamo fatto sei partite che non sono proprio tantissime, e sto scoprendo pregi e difetti di questo nostro modo di giocare".

La Reggiana si conferma un mix di esperti e giovani: qual è l’ambizione?

"Deve essere sempre alta, dobbiamo sempre ambire a migliorare e a fare il massimo".

Il cambio di Gondo all’intervallo è una scelta tecnica?

"Sì, dettato dalla lettura del momento".

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