Voltolini cambia vita a 27 anni "Volevo esplorare altre strade"
Il portiere abbandona il calcio professionistico (giocherà in Eccellenza nel Montecchio) e diventa imprenditore
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Voltolini cambia vita a 27 anni "Volevo esplorare altre strade"
di Francesco Pioppi
"Sentivo che volevo esplorare altre strade e sviluppare nuove competenze. Nonostante il calcio sia una passione che ho coltivato fin da bambino con molto impegno, ho cominciato a capire che la concezione del calcio professionistico tendeva ad essere limitante nell’espressione di altri hobby e interessi personali".
La scelta di Matteo Voltolini, ex portiere della Reggiana che proprio ieri ha compiuto 27 anni, è netta e decisa: stop col professionismo, giocherà nei dilettanti con l’ambizioso Montecchio neopromosso in Eccellenza, ma ‘all-in’ con tutto le attività imprenditoriali che ha sempre portato avanti parallelamente, con tanti sacrifici.
Voltolini, ha fatto un passo importante e per certi versi ‘rischioso’: lasciare il dorato mondo del pallone nel pieno della carriera…
"Ne sono consapevole, ma il calcio a livello professionistico richiede un impegno totale e focalizzazione.
Ho deciso di cercare un ambiente più aperto e stimolante, dove poter esplorare e mettere a frutto le mie altre passioni. Sono una persona curiosa e molto intraprendente, spero di potermi creare una carriera più versatile e ricca di nuovi stimoli".
Eppure le offerte non le mancavano…
"Sì, dopo aver salutato la Reggiana e comunicato che la mia priorità era rimanere in zona, diverse squadre si sono fatte avanti chiedendomi un po’ di informazioni… Il Montecchio però mi ha cercato prima di tutti con molto interesse e questo, oltre alla presenza di Giuseppe Fico, ha fatto la differenza.
È una squadra neopromossa che avrà le difficoltà del salto di categoria, perciò mi aspetto di essere molto impegnato".
Quindi adesso si dedicherà totalmente al ‘Luluma’, il risto-pub che da un paio di anni è uno dei punti di riferimento per i giovani reggiani?
"Il Luluma è stata la prima attività subito dopo aver completato gli studi, ma quest’anno ad ottobre apriremo un nuovo ristorante nel circolo di Albinea che si chiamerà ‘Ricamato’ con ingresso libero anche ai non soci, ma non c’è solo questo. Molto probabilmente sempre entro la fine dell’anno partiremo con un altro locale in centro e un’altra attività a cui mi dedico è cercare rinnovare abitazioni in centro storico: un modo per proporre affitti competitivi in questo periodo di grande difficoltà nella ricerca di case".
La porta sul professionismo è chiusa, ma torniamo al calcio e riavvolgiamo il nastro: quali sono i ricordi più indimenticabili della sua carriera?
"I momenti più belli sono sicuramente la vittoria del campionato a Trieste con un gol all’ultimo minuto e i due campionati vinti a Reggio, nella mia squadra del cuore. Poi ovviamente l’esordio nei professionisti a Pisa, dopo che in estate un brutto infortunio mi aveva tenuto lontano dai campi per diversi mesi".
Ha visto la nuova Reggiana che sta nascendo? Impressioni?
"Mi ha fatto un po’ effetto vedere le distinte delle amichevoli con quasi tutti nomi nuovi, non ero abituato, però ho visto che sono calciatori molto forti. A parlare sarà il campo, come sempre, ma certamente c’è una società pronta per affrontare questa categoria al meglio: credo che complessivamente ci siano valori importanti e appena avrò tempo andrò allo stadio tifare per loro".
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