Ribaltone Bellingham. Inghilterra oltre la paura. Calzona, quanti rimpianti
inghilterra 2 slovacchia 1 dopo tempi supplementari, 1-1 dtr INGHILTERRA (4-2-3-1): Pickford 6; Walker 5,5, Stones 6, Guehi 6,5, Trippier 6 (21’ st Palmer 6);...
inghilterra
2
slovacchia
1
dopo tempi supplementari, 1-1 dtr
INGHILTERRA (4-2-3-1): Pickford 6; Walker 5,5, Stones 6, Guehi 6,5, Trippier 6 (21’ st Palmer 6); Rice 7,5, Mainoo 6 (39’ st Eze 6,5); Saka 5, Bellingham 7,5 (1’ sts Konsa sv), Foden 4 (49’ st Toney 6,5); Kane 6,5 (1’ sts Gallagher sv)). Ct. Southgate 6.
SLOVACCHIA (4-3-3): Dubravka 6,5; Pekarik 6,5 (4’ sts Tupta sv), Vavro 7, Skriniar 6,5, Hancko 6; Kucka 5,5 (37’ st Bero 6), Lobotka 7, Duda 6,5 (37’ st Beres 6); Schranz 7 (48’ st Gyomber 6), Strelec 6,5 (17’ st Bozenik 5,5), Haraslin 6 (17’ st Suslov 6). Ct Calzona 7.
Arbitro: Umut Meler (Turchia) 5.
Reti: 25’ pt Schranz (S), 50’ st Bellingham (I), 1’ pts Kane (I).
Note: ammoniti Guehi (I), Mainoo (I), Kucka (S), Bellingham (I), Skriniar (S), Pekarik (S), Vavro (S), Gyomber (S).
Meritava quanto l’Italia, quest’Inghilterra, di vedersi i quarti degli Europei alla tv. Ma chi ha i fuoriclasse se ne bea e tra i sudditi di Re Carlo c’è Jude Bellingham, che rovescia (è il caso di dirlo) la Slovacchia a un minuto dal termine dei regolamentari, spedendo tutti all’extra-time nel quale Kane impiega altri 60 secondi per il 2-1. Solo così un’Inghilterra in cui i solisti non fanno un’orchestra, può pensare di superare un’avversaria priva di stelle e colma di cuore, con quell’organizzazione all’italiana data dal ct nostrano Calzona e tanti esperti mestieranti che non chinano il capo nell’infuriare della battaglia. Un confronto in cui la più forte, sulla carta, capisce subito di non poter passeggiare. Per lacune d’insieme a cui Southgate non è riuscito a ovviare e perché di fronte ha una Slovacchia che ci crede. Picchia duro, riparte veloce. Spazza le vie aeree col duo Vavro-Skriniar, gestisce il traffico palla a terra affidandosi a Lobotka e colpisce sull’asse formato da Strelec (assist) e Schranz (imbucata vincente).
La risposta britannica è una lunga sequela di traiettorie imprecise, di palloni spediti in mezzo sperando che Kane svetti anche dove non può arrivare. Il paziente Rice, l’unico a dare ordine, colpisce un palo, dopo che Strelec manca il possibile 2-0, non punendo la frittata cucinata da Walker e Stones. Sembra un rimpianto ininfluente, finché Bellingham (fin lì non un fattore) lascia impietrito l’ottimo Dubravka con la bicicletta volante spalle alla porta. Calzona chiama i suoi a rapporto, rincuora una truppa che ha visto il traguardo a un passo. Ma la Dea bendata ha cambiato sponda e si vede subito: Kane segna su una svirgolata di Eze corretta da Toney, Pekarik manca la porta dall’area piccola. La Slovacchia può solo tenersi il figurone, l’Inghilterra vola ai quarti contro la Svizzera.
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