Riforma Abodi, prime prove di disgelo. Gravina ottiene un incontro con il ministro

Dal Coni alla Federbasket, tutti compatti nel respingere il progetto di un’agenzia governativa: "Lo sport deve essere autonomo"

di GIOVANNI ROSSI -
7 maggio 2024
Riforma Abodi, prime prove di disgelo. Gravina ottiene un incontro con il ministro

Riforma Abodi, prime prove di disgelo. Gravina ottiene un incontro con il ministro

Tutti contro il governo. La proposta del ministro dello Sport Andrea Abodi di istituire un’agenzia governativa per la vigilanza economico-finanziaria sulle società sportive professionistiche, di fatto esautorando gli organismi esistenti, scatena reazioni unanimi di contrarietà. Coni, Federcalcio e Lega Calcio, Federbasket e Legabasket, figure apicali dello sport e opposizioni parlamentari massacrano la svolta immaginata dall’esecutivo. Nel merito e nel metodo. "Si rischia la figuraccia mondiale e, purtroppo, i governi italiani non sono nuovi a situazioni simili", paventa il presidente del Coni Giovanni Malagò. Intervistato da Repubblica, confessa "seri dubbi" che il blitz legislativo sia "accettato dagli organismi sportivi internazionali". Ancora: "Siamo tutti sconcertati: Abodi è riuscito a mettere d’accordo per una volta Gravina e Lotito (ndr, il presidente della Federcalcio e il suo arcinemico della Lazio), passerà alla storia...".

La stessa tempistica del provvedimento moltiplica esponenzialmente i dubbi. Nel calcio la Covisoc (la Commissione di vigilanza delle società calcistiche) ha sostanzialmente un mese, dal 31 maggio al 30 giugno, "per gestire le sue dinamiche", continua Malagò. Se il decreto passa, "da qui al 31 maggio" la nuova agenzia governativa "dovrebbe fare nomine, scegliere le figure ed essere operativa". Non è plausibile, è il sottinteso. E in realtà, secondo il presidente del Coni, la misura potrebbe finire per "riguardare tutti gli sport". Chiusura: "Trovo sbagliata la parola scontro, nella vita c’è sempre margine di ricucitura", ma questi "tempi e modi non possono essere accettati".

Gabriele Gravina, numero uno della Figc, parla di previsione di legge "irriguardosa nei confronti di tre magistrati che fanno parte dell’attuale organizzazione della Covisoc, professionisti straordinari, super partes". E chiede ufficialmente un incontro ad Abodi. Anche la Lega Calcio denuncia l’entrata a gamba tesa. I club rivendicano "l’autonomia dalla politica" ed esprimono "all’unanimità" la propria "contrarietà" al decreto dell’esecutivo, ribadendo anzi "la necessità di procedere verso una piena autonomia della Lega Calcio all’interno dell’ordinamento sportivo". Evelina Christillin, membro Uefa nel Consiglio della Fifa, pone dubbi su tutti i fronti. Bisogna prima vedere "quale sarà il documento finale" e poi capire: tra "Uefa-Fifa e agenzia politica", chi prevarrebbe ai fini dei ’nulla osta’? Nessun dubbio: "Io sono per l’autonomia dello sport", ribadisce la dirigente.

Federbasket e Legabasket confessano stupore per "aver appreso la novità dalle agenzie di stampa, metodo del tutto irrituale". Non solo. In una nota congiunta i presidenti Gianni Petrucci e Umberto Gandini contestano "l’urgenza del provvedimento" ed esternano "preoccupazione" per "i tempi e le modalità di applicazione". L’ultima stilettata è sul previsto ribaltamento dei costi dell’agenzia governativa sulle società di calcio e basket. Anche in questo caso "contrarietà" assoluta. L’ex c.t. dell’Italvolley Mauro Berruto, oggi responsabile nazionale sport del Pd, apre un faro sul caso e lo cataloga con parole durissime: "Un progetto di occupazione politica, pietra tombale su autonomia e terzietà di chi andrà a verificare i bilanci". Secondo il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, nel governo starebbe addirittura emergendo una sorta di nostalgia del "diritto societario di epoca fascista, quando il nostro codice civile fu infarcito di ‘iniezioni corporative’". Domanda finale dell’ex premier: "Meloni e Abodi, siete davvero consapevoli di quel che state realizzando?"

A fine serata Abodi prova a rompere l’assedio confermando "piena disponibilità" ad incontrare i presidenti di Figc, Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti. Obiettivo: "Configurare" insieme "uno strumento terzo per rendere più efficiente, credibile, sostenibile e competitivo il sistema calcistico nazionale". La partita, forse, è ancora da giocare.

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