Sampdoria – Sassuolo 0-0, pari indolore

Serie B. Romagna ritrova il posto da titolare. E il Pisa può avvicinarsi a meno cinque punti

di STEFANO FOGLIANI
21 febbraio 2025
Romagna, di nuovo titolare nel match a Marassi (sassuolocalcio.it)

Romagna, di nuovo titolare nel match a Marassi (sassuolocalcio.it)

Schivata, almeno in parte, grazie ad un’impermeabilità difensiva che, anche se l’attacco ‘stecca’, garantisce comunque qualcosa. Un punto, appunto: buttalo via… Semplici cambia la Samp, obbligato da squalifiche e assenze, registrando un 3-4-3 che ‘viera’ al 3-5-2 non troppo dissimile, almeno nell’assetto, da quanto si attendeva alla vigilia, mentre Grosso il Sassuolo lo cambia a cercare lo ‘strappo’ e, perché no, la sorpresa.

Rispetto all’undici di una settimana fa, il tecnico del Sassuolo piazza Obiang in mediana da subito, restituisce il posto da titolare a Romagna in difesa, appalta a Moro il centro del tridente e affaccia Verdi alla sua ‘prima’ in neroverde, sacrificandogli Iannoni.

Le scelte dei due tecnici suggeriscono gara di attese e proposte, e del resto la posta in palio, alzata dal fatto che si gioca prima di tutti, è alta. Altissima per la Samp, la cui stagione è piena di fatiche e incomprensioni, alta per il Sassuolo, che ‘vede’ un traguardo per tagliare il quale non sono ammesse, non adesso almeno, distrazioni.

Attese e proposte, dicevamo, ma sul prato di Marassi, a lungo, si vedono più le prime che le seconde. La Samp palleggia ma non ha profondità né continuità offensiva – unico lampo in Niang poco dopo il quarto d’ora, niente di che – mentre il Sassuolo, giustamente, non assalta.

Cerca spazi oltre a Moro, conclusioni dalla distanza – Berardi, in movimento e da ‘piazzato’ – e fughe che diano concretezza agli estri di Laurientè e Verdi, ma la Samp rimedia sempre. Vivacchia qui, la gara, alla ricerca di episodi che ne cambino l’inerzia, e uno che si materializza a fine primo tempo – Altare strattona in area Laurientè, il VAR e Pairetto restano silenti a dispetto di possibile rigore – passa in cavalleria. Si ricomincia da zero, allora, o meglio da 0-0, e non le ‘sporcano’, le reti bianche, né Laurientè che trova Cragno (50’) né Niang, 6’ dopo, rintuzzato da Moldovan. E nemmeno, nell’immediato, i cambi con cui Grosso e Semplici cercano il sorpasso: otto uomini nuovi, quattro per parte, buttati dentro in poco più di 20’ non sortiscono effetti, anche perché l’impressione è che se alla Samp va bene muovere la sua classifica così così figuriamoci se non va bene muoverla al Sassuolo. Che qualcosa propone ma non abbastanza. Il finale aggiunge nulla al poco detto fin lì: finisce zero a zero, ma va bene così…

Il tabellino

0-0

SAMPDORIA (3-4-3): Cragno; Curto, Altare, Riccio (12’ s.t. Bereszynski); Venuti, Ricci, Meulensteen (29’ s.t. Yepes), Ioannau; Oudin (40’ s.t. Abiuso), Niang (29’ s.t. Coda), Sibilli (29’ s.t. Akinsanmiro). All. Semplici (Chiorra, Ghidotti, Beruatto, Veroli, Vieira, Bellemo, Sekulov)

SASSUOLO (4-3-3): Moldovan; Toljan, Lovato, Romagna (39’ s.t. Muharemovic), Doig (34’ s.t. Pieragnolo); Boloca, Obiang, Verdi (17’ s.t. Mazzitelli); Berardi, Moro (17’ s.t. Mulattieri), Lauriente (34’ s.t. Pierini). All. Grosso (Satalino, Odenthal, Bonifazi, Ghion, Lipani, Iannoni, Volpato)

Arbitro: Pairetto di Nichelino

Note: ammoniti Altare, Riccio, Doig, Curto, Sibilli, Berardi, Meulensteen, Lovato, angoli 5-3, rec. 2’ e 5’.

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