Sarri: “Futuro? Ho letto tante cavolate. Tra due o tre anni smetto”. E quel no di Berlusconi...

L’ex tecnico della Lazio non ha escluso la possibilità di abbandonare la panchina a stretto giro ed è tornato sul mancato approdo al Milan dopo il veto del Cavaliere

di Redazione Sport
15 maggio 2024
Maurizio Sarri (Foto Ansa)

Maurizio Sarri (Foto Ansa)

Figline Valdarno, 15 maggio 2024 – “Futuro, non posso parlarne. Ho ancora dei vincoli con la Lazio, ma in questi giorni ho letto tante c….”. E’ il solito Maurizio Sarri, diretto e senza peli sulla lingua, quello che incontra il candidato sindaco di Figline Valdarno e nel frattempo si lascia andare a qualche considerazione sul suo futuro in panchina, tra le voci che lo vedrebbero di nuovo in Inghilterra e chi parla di lui come possibile sostituto di Thiago Motta al Bologna. 

Sarri, molto legato al territorio in cui è cresciuto e da sempre appassionato di politica, si fa vedere in uno dei circoli di Figline Valdarno per sostenere la candidatura di Valerio Pianigiani, esponente del centrosinistra locale, e non esclude – ma anzi lo dice apertamente – di volersi dedicare al prossimo una volta che avrà smesso di allenare.

Una prospettiva, parole sue, che potrebbe non essere poi così lontana nel tempo. “Tra due o tre anni, quando smetterò di fare l’allenatore, ho già deciso che non farò più niente, a parte quello di dare una mano alle persone che se lo meritano”.

Sarri ha poi parlato del suo mancato passaggio al Milan. Il tecnico piaceva molto a Galliani, ma la trattativa frenò per un veto posto da Berlusconi. “Quel no mi permise di andare al Napoli, che in quel momento era più forte del Milan. Quindi meglio così”.

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