Ahi Sassuolo, riacciuffato e inguaiato. Ma il pari è su un’azione ’rugbistica’

I neroverdi buttano via due punti vitali dopo il doppio vantaggio. Squadra di nuovo in tilt in un finale che fa discutere

di STEFANO FOGLIANI -
6 aprile 2024
Ahi Sassuolo, riacciuffato e inguaiato. Ma il pari è su un’azione ’rugbistica’

Ahi Sassuolo, riacciuffato e inguaiato. Ma il pari è su un’azione ’rugbistica’

Si butta via, il Sassuolo, e a questo punto si fa durissima. A Salerno i neroverdi, non senza la collaborazione ‘chirurgica’ (e non richiesta) di una direzione di gara quantomeno rivedibile che danneggia per quanto può la squadra di Ballardini, si fanno rimontare, nella ripresa, dal doppio vantaggio maturato a fine primo tempo. E restano, di fatto, dove sono, in attesa degli altri.

Non senza ovvi rimpianti e in coda ad una partita che, dopo un primo terzo di nulla, prima accende velleità salvezza rincorse a ragione dagli uomini di Ballardini, poi le spegne a seguito dell’ennesima rimonta subita. Del resto, aspettare che si graffiassero in avvio, due squadre prigioniere in egual misura di limiti e paure non è cosa, anche perché se Colantuono non vuole perdere, Ballardini sa di non poter perdere. Ecco allora lunghi tratti di niente, screziati solo da episodi quantomeno radi, che tuttavia non schiodano il pari iniziale. Consigli argina Pierozzi quando siamo al 16’ e di meglio farebbero i neroverdi, che al 29’ vedono il loro possibile allungo – Defrel assiste, Pinamonti finalizza – vanificato dal Var, che inchioda il francese ad una partenza in fuorigioco.

Fa più il Sassuolo – anche una girata non disprezzabile nelle intenzioni, ma imprecisa di Pinamonti – ma sembra contare poco, dentro una gara le cui tensioni quasi ‘strozzano’ gli interpreti, che di rado vanno uno oltre l’altro in modo pulito. E invece conta, perché quando succede, che i neroverdi si ricordino di far emergere un gap di qualità evidente, la gara si spacca, e si divarica nel giro di 7’: prima un contropiede dei neroverdi avviato da Laurientè trova tramite efficace in Pinamonti e Bajrami, il cui assist mette il francese in porta per il vantaggio neroverde, poi Costil e Pirola accartocciano un disimpegno dal quale emerge Pinamonti che serve Bajrami per il più semplice dei raddoppi, a porta sguarnita. Sarebbe il colpo del ko, ma il Sassuolo di quest’anno è quello lì, incapace di gestire un vantaggio già dalle prime giornate di una stagione maledetta.

Ecco allora, al 5’ del secondo tempo, un ‘rigoretto’ rimettere la Salernitana in corsa e far andare il Sassuolo in apnea. Neroverdi che si abbassano, dentro una gara che viaggia, di lì in avanti, solo sui nervi. Tesissimi, e tirati: quelli del Sassuolo, che fin lì aveva gestito non senza affanni un vantaggio non troppo rassicurante, crollano al 1’ di recupero, quando Maggiore chiude un’azione viziata da un precedente fallo ’rugbistico’ su Defrel su cui il var, inspiegabilmente ma forse no, glissa e pareggia spegnendo i sogni neroverdi. E trasformandoli in un incubo e confermando che per il Sassuolo di quest’anno, se qualcosa può andare male, ci va.

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