Ballardini "Salvezza, ci crediamo"
Nonostante la situazione disperata in classifica il tecnico neroverde ribadisce: "Le difficoltà sono uno stimolo"
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
La classifica, il momento e un avversario come l’Inter campione d’Italia offuscano e restringono gli orizzonti dei neroverdi, ma il Davide Ballardini della vigilia prova ad andare oltre e garantisce che "per le qualità che ha, il Sassuolo può giocarsela e competere con tutti, anche contro una squadra fortissima quale si sta dimostrando quella nerazzurra". Va oltre, l’allenatore del Sassuolo, anche alle ultime due prestazioni ("insufficienti") che sembrano aver condannato il Sassuolo, perché alla salvezza, dice, lui ci crede ancora, come ci crede il gruppo creda ancora in un traguardo ancora tagliabile, almeno dal punto di vista matematico. "Il gruppo crede nella salvezza, e io resto certo che faremo del nostro meglio per cambiare questa situazione, e migliorarla", dice ancora Ballardini, che a chi gli fa notare che l’impressione, dopo la gara di Firenze, è che il Sassuolo abbia mollato risponde difendendo i suoi.
"Stiamo vivendo questo momento con una grande sofferenza e un grande dispiacere, e la circostanza deve essere, per tutti noi da stimolo e da spinta. Quanto alle ultime gare, è vero che abbiamo commesso gravi errori, ma – aggiunge Ballardini – nessuno si è risparmiato, e posso garantire che da qui alla fine della stagione faremo tutto quel che è nelle nostre corde, e non lasceremo nulla di intentato". Nonostante qualche problema che ne agita la vigilia, restringendone le possibilità di scelta più di quanto non avessero già suggerito le assenze previste, l’allenatore del Sassuolo resta convinto che il Sassuolo possa comunque fare una buona prestazione. "A patto di non farsi schiacciare da quelle tensione che, in occasione delle ultime due gare, invece che riempirci ci ha svuotati, e a patto di mostrare la voglia e la determinazione che servono ad essere aggressivi. Nelle ultime due partite, inutile sottolinearlo di nuovo, non lo siamo stati: troppi pochi uomini in zona palla, troppa incapacità nel leggere le diverse fasi del match. Troppo passivi, insomma, e quando sei passivo prendi delle bastonate", spiega ancora Ballardini, che tra l’altro non sa nemmeno che Inter aspettarsi.
Nel senso che è vero che la squadra di Inzaghi è reduce da una settimana di festeggiamenti, ma è probabile che al cospetto di un Mapei Stadium più nerazzurro che neroverde ‘qualcosina’ in più ce lo metterà, anche per vendicare la sconfitta dell’andata. "Ma all’Inter, e al tipo di partita che verrà a fare, non penso più di tanto: preferisco – conclude l’allenatore del Sassuolo restare concentrato su quello che possiamo fare noi. E, ripeto, resto convinto che se interpretiamo la gara con la giusta personalità abbiamo possibilità di fare una buona prestazione".
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