Sassuolo Pisa guastafeste, distacco dimezzato
In Toscana il secondo ko stagionale per i neroverdi che erano imbattuti da agosto. Ora la squadra di Superpippo si avvicina a -3
di Stefano FoglianiDoveva arrivare, è arrivata. Perché gli invincibili, quando tra loro e l‘invincibilità rotola una pallone, prima o poi cadono. Ebbene, il Sassuolo non perdeva da fine agosto e cade: a Pisa, senza che il suo primato ne risulti screziato – i toscani di Inzaghi rincorrono, ancora a -3, quando però prima del match di ieri erano a -6, lo Spezia terzo è a -5 – ma perdendo, diciamolo, l’occasione di ‘ammazzare’ il campionato sulla scorta della prima sconfitta esterna stagionale.
Pazienza: le discussioni sulle scelte di Grosso – che restituisce l’undici iniziale a Lovato che dal 1’ non giocava da settembre e appalta al ‘falso nueve’ Pierini il vertice del 3-1 offensivo – le lasciamo ai social, registrando però come la differenza tra la capolista che perde per la seconda volta in stagione e il Pisa che si rifà sotto la facciano 30’’. Quelli che passano dalla rete annullata a Laurientè a metà primo tempo – il gol è un capolavoro, ma il francese parte in fuorigioco – e la verticalizzazione con cui il Pisa sorprende il Sassuolo, ancora ‘fermo’, mentalmente, sul fischio di Abisso, per spedire l’indisturbato Tramoni a battere Moldovan. Qui, al netto di quel che verrà, c’è il senso del match, perché la rete nerazzurra mette in condizione il Pisa – che pressa alto, ma soprattutto aspetta e riparte – in condizione di fare la gara che ‘Superpippo’ Inzaghi aveva preparato, obbligando il Sassuolo a reinventarsi il piano-gara. Che ridiventerebbe quello che Grosso aveva studiato se Boloca avesse trovato il pari alla mezz’ora del primo tempo con un rigore in movimento calciato non granchè.
Invece Semper ci mette i pugni e il Pisa ci mette l’energia che serve a scappare: colpisce con Tourè che smaschera, alla mezz’ora, i imiti di una difesa che Grosso ha cambiato per metà e si porta al largo all’ora di gioco, ancora con Tramoni, che di testa batte un Moldovan tanto distratto quanto la linea difensiva che avrebbe dovuto ‘coprirlo’. Nulla da fare, insomma: il Pisa, avanti di tre, ha il match in tasca e l’acuto di Pierini che scrive il 3-1 è solo un episodio che rende il passivo meno amaro. Mentre l’errore di Laurientè, che a 15’ dalla fine poteva consegnare il match ad un altro finale riavvicinando il Sassuolo ai toscani, accresce solo i rimpianti dei neroverdi. Battuti, ok, ma non vinti: bastava essere più precisi e attenti ma la perfezione, si dice, non è di questo mondo.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su