Carnevali vede il traguardo salvezza: "La nostra favola non può finire"

Il dirigente tra le difficoltà del presente e le prospettive: "Con Ballardini usciremo da questa situazione"

15 marzo 2024
Carnevali vede il traguardo salvezza: "La nostra favola non può finire"

Carnevali vede il traguardo salvezza: "La nostra favola non può finire"

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

"Favola finita a Sassuolo? È impossibile che questa favola possa finire, Sassuolo è una società che in questi anni ha lavorato sempre guardando il risultato, ma anche facendo crescere una squadra di calcio: il progetto Sassuolo va avanti". Parole e musica dell’amministratore delegato neroverde Giovanni Carnevali a ’Storie di Serie A’, format della radio ufficiale della Lega, attraverso i cui microfoni il dirigente milanese ha fatto il punto della situazione in casa Sassuolo. Rivendicando come "un traguardo straordinario" questi undici campionati nella massima serie, ma ammettendo anche come, a questo punto, l’auspicio e la volontà sono quelle di rimanerci ancora in Serie A. Per tradurre in fatti il primo e la seconda, tuttavia, ai neroverdi servirà una svolta, anche a livello di risultati, da parte di un gruppo che la dirigenza ha affidato a Ballardini.

"Separarci da Alessio Dionisi, del quale ho grande considerazione, è stato molto spiacevole. Non c’erano tuttavia alternative. Ballardini? Credo possa darci una mano, aiutandoci ad uscire da questa situazione. Ha grande esperienza, ed è una persona – prosegue Carnevali – di poche parole, ma di concetti chiari e precisi, che è quello che ci occorre adesso". Dopo la guida tecnica, il ruolino di marcia del tecnico romagnolo dice tre punti in due gare, "e dobbiamo ripartire da questo. Non siamo abituare a lottare per la salvezza, ma dobbiamo essere pronti a farlo", dice ancora Carnevali, che evoca anche il motto tanto caro al compinato dottor Squinzi che lo volle alla guida del club. ‘Mai smettere di pedalare’, recitava l’adagio, cui Carnevali consegna quel che resta di una stagione che si è avvitata su se stessa ma, suggerisce il dirigente milanese, è tutt’altro che finita.

"I momenti di difficoltà li hanno tutti, non possiamo fermarci a questi. La stagione? È una stagione difficile, ma le motivazioni sono diverse e dire che abbiamo venduto troppi giocatori e i nuovi hanno reso meno è semplicistico. È vero che avevamo ambizioni diverse, ed è vero che qualche errore lo avremmo commesso come società, come altri li hanno commessi magari i giocatori o i tecnici". Ma cercare i colpevoli, fa capire Carnevali, non serve a nulla. Meglio ripartire "da un gruppo unito e deciso a raggiungere l’obiettivo" e assumersi "tutti assieme le responsabilità del caso, sapendo bene come ogni stagione ci sono squadre che lottano per qualcosa di diverso rispetto a quanto previsto". Quest’anno tocca al Sassuolo, ma a che gioco si gioca, al Mapei Football Center, sembra lo abbiano capito tutti, regolandosi di conseguenza.

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