Cosa dicono i precedenti. Il mister contro il tabù della prima

Emiliano Bigica sfida il tabù dei tecnici subentranti al Sassuolo: nessuno ha mai vinto il debutto in Serie A. Storia di sconfitte e pareggi, ma anche di salvezze cruciali.

28 febbraio 2024
Il mister contro il tabù della prima

Il mister contro il tabù della prima

SASSUOLO

Contano i punti, maledetti e subito, più che i corsi e i ricorsi storici, eppure Emiliano Bigica oggi pomeriggio, quando esordirà sulla panchina della prima squadra neroverde, giocherà anche contro un tabù, quello che non ha mai visto un tecnico subentrante o rientrante in corsa sulla panchina del Sassuolo – il riferimento è al solo periodo della Serie A – vincere la gara di debutto in campionato.

Si dice che un cambio accenda la scintilla, provochi in qualche modo un colpo di assestamento, eppure la storia dice due sconfitte e un pareggio, niente di più, tra Alberto Malesani, Eusebio Di Francesco bis e Giuseppe Iachini. L’esperienza di Malesani, nella stagione 2013-14, la prima del Sassuolo in A, è nota: sostituì Di Francesco e perse tutte e cinque le partite sulla panchina neroverde, che resta peraltro l’ultima della sua carriera; quella del debutto fu un 1-2 casalingo contro il Verona, cominciato con una sfortunata autorete, proseguito con il raddoppio di Toni (ma l’Hellas avrebbe potuto segnare più volte in precedenza) e chiuso dall’inutile gol di Floro Flores. Quando tornò il tecnico abruzzese, la tendenza iniziò a invertirsi con il pareggio 0-0 contro il Bologna, cioè poco, ma il minimo indispensabile per ricominciare a muovere la classifica. Ecco, si tratta dell’unico risultato utile in un debutto a stagione in corso, perché anche l’altro subentrante della storia neroverde in A, Iachini (stagione 2017-18, la partita in questione era del 2 dicembre 2017), esordì con un ko, anche molto pesante, quello contro la Fiorentina che, al Franchi, travolse il Sassuolo per 3-0 con le reti di Simeone – il quale sarà anche oggi avversario con la maglia del Napoli –, Veretout e Chiesa.

In realtà, per completezza di informazione, va segnalato che quest’ultimo il suo debutto assoluto in neroverde lo vinse, giacché la sua prima sulla panchina del Sassuolo fu al quarto turno di Coppa Italia e arrivò un successo per 2-1, con tanto di qualificazione agli ottavi, dove poi la squadra sarebbe stata eliminata dall’Atalanta (a proposito di corsi e ricorsi storici). Di Falcinelli e Politano i gol neroverdi, inframezzati dal momentaneo pareggio di Nenè. Allargando poi alla B, nel 2010-11 perse il debutto da subentrante anche Angelo Gregucci (ko 1-0 a Pescara), e lo perse anche Paolo Mandelli, soluzione interna che rilevò Gregucci a tre gare dal termine e subì la sconfitta all’esordio casalingo contro il Padova (0-1), vincendo poi contro Frosinone e Reggina nelle ultime due e salvandosi ai danni del Piacenza. Detto ciò, sia Di Francesco che Iachini il Sassuolo lo salvarono tenendolo in A, e così pure Mandelli mantenendo la categoria, in B, e raggiungendo così quello che poi era l’unico vero obiettivo. Lo stesso obiettivo di Bigica...

Lorenzo Longhi

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