Garanzia Obiang, Sassuolo ritrovato: "Usciremo da questa situazione"

Il centrocampista vede la fine della crisi: "I risultati arriveranno, è solo questione di testa. I valori ci sono"

18 aprile 2024
Garanzia Obiang, Sassuolo ritrovato: "Usciremo da questa situazione"

Garanzia Obiang, Sassuolo ritrovato: "Usciremo da questa situazione"

di Stefano Fogliani

L’anno scorso, di questi tempi, tornava in campo dopo 500 giorni di assenza. "Ho passato un periodo difficile, in cui non mi sentivo nemmeno più un calciatore, e tornare è un’emozione grandissima, che mi restituisce a me stesso", aveva detto Pedro Obiang, che l’obiettivo di tornare ad essere "un calciatore" lo ha raggiunto ma oggi ne rincorre un altro, ovvero "una salvezza che è obiettivo di tutti, di noi giocatori per primi. Lo dobbiamo a noi stessi, e ad una società che ha fatto cose straordinarie in questi anni". Mica facile, però: il Sassuolo è penultimo, "ma vivo e ben deciso a giocarsela. Lo abbiamo dimostrato facendo una grande prestazione, dopo il passo falso di Salerno, contro il Milan: purtroppo non è arrivata la vittoria, e credo sia quello che ci manchi, ovvero una vittoria importante che dia la svolta"

Da mettere nel mirino c’è il Lecce…

"Uno scontro importante, cui ci stiamo preparando al meglio. Siamo tutti consapevoli che corriamo per un obiettivo che non deve sfuggirci. La classifica non ci piace, e non ci piace questa situazione dalla quale siamo convinti di poter uscire, anche perché nel gruppo le consapevolezze stanno crescendo, anche se i risultati, qualche volta, non vanno di pari passo con le prestazioni"

Nessuno si aspettava una stagione del genere da parte del Sassuolo…

"Nemmeno noi: l’importante è essersi ritrovati. Il gruppo è unito, ha valori ed è composto da ragazzi di valore, che sanno cosa vogliono fare"

Quando le squadre non sono abituate a lottare per la salvezza, però, è tutto più difficile. A te accadde, 15 anni fa, di cominciare la stagione con la Sampdoria in Europa e finirla con una retrocessione…

"Il paragone non regge. Ai tempi non eravamo attrezzati per reggere tre competizioni e ci furono fatali le ultime giornate. Oggi, con il Sassuolo, siamo in questa situazione da un po’ e sappiamo bene cosa dobbiamo fare"

Ovvero?

"Restare uniti, tutti: giocatori, staff, ambiente e tifosi e andare oltre le difficoltà. Stiamo giocando bene, i risultati arriveranno, ne sono convinto"

Sette squadre in bagarre: un vantaggio o uno svantaggio essere così tanti a giocarsela?

"Un vantaggio perché tutti hanno qualcosa per cui giocare, e perché nulla è ancora deciso" C’è una quota salvezza? O una tabella, magari appesa in spogliatoio, con la quale fate i conti?

"Nessuna tabella. Sappiamo che ci servono punti, e ce ne servono più che agli altri. Siamo penultimi, dobbiamo risalire: ci servono risultati e vittorie, non conti o percentuali"

Un difetto da limare in vista del rush finale?

"Dobbiamo cercare di fare un gol più dei nostri avversari"

O prenderne meno: il punto debole del Sassuolo è la difesa…

"Vero, ma se fai un gol in più degli avversari vinci. Se invece non subisci gol ma nemmeno segni non vinci. E se facciamo sei zero a zero, da qui alla fine, il traguardo non lo raggiungiamo"

In una situazione del genere conta più la testa o le gambe? "La testa, senza dubbio. Se non c’è la testa a dire alle gambe dove andare si va poco lontano…" Ballardini ha cambiato qualcosa rispetto a Dionisi?

"Ogni allenatore mette del suo nei gruppi che allena. Dionisi possiamo solo ringraziarlo, siamo noi giocatori i primi ad essere dispiaciuti di quanto è successo. Con Ballardini stiamo lavorando tanto e bene: quello che dobbiamo aggiungere al lavoro del mister, oggi, è il tanto che dobbiamo ancora fare"

Lecce, Fiorentina, Inter, Genoa, Cagliari, Lazio: che calendario è?

"Non dissimile da quello che affronteranno le altre sulle quali facciamo la corsa. Avversari e calendario contano e non contano. Conta quello che sapremo fare noi da qui alla fine, conterà essere positivi e consapevoli".

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