Il Sassuolo a Bigica È la grande occasione

Parte da traghettatore, ma potrebbe diventare timoniere il tecnico successore di Dionisi. Domani il battesimo del fuoco col Napoli

27 febbraio 2024
Il Sassuolo a Bigica È la grande occasione

Il Sassuolo a Bigica È la grande occasione

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

"L’occasione di valutare altre possibilità c’è stata, ma io qui lavoro bene e sono contento del mio percorso. Allenare i grandi? È un obiettivo, ma diamo tempo al tempo". Il tempo è scaduto, e l’Emiliano Bigica (foto) che raccontava al Carlino, un annetto fa, le sua ambizioni, i ‘grandi’ li ha allenati ieri e li allena anche oggi, con vista sul match del Napoli. Comincia da lui il dopo-Dionisi, è a lui che il Sassuolo ha chiesto di indossare i panni del ‘traghettatore’ per portare la squadra, mai così in difficoltà, fuori dalle secche del fondo classifica. Lui che, dopo averli centrati la prima volta nella storia del Sassuolo la stagione scorsa, con la ‘sua’ Primavera rincorreva i playoff scudetto, ha salutato i ‘ragazzi’ è si è trasferito al piano di sopra. In A, con Sassuolo-Napoli sull’uscio, ed è facile immaginare nel ‘sì’ che ha detto ai dirigenti ci fosse, oltre che l’ovvia ambizione del professionista, anche la necessaria dedizione alla causa. Perché, ammettiamolo, da una parte il compito che lo attende non è semplice, dall’altra Bigica i ‘grandi’ in carriera non li ha mai allenati, ma la ‘soluzione interna’ che la dirigenza ha studiato gli regala, si fa per dire, una chance che il tecnico merita e che il tecnico ha accettato di giocarsi.

Resta da capire che tipo di ‘respiro’ abbia la scelta societaria, nel senso che i rumors danno profili più ‘esperti’ ancora al vaglio dei dirigenti, ma l’opzione Bigica ha, a ben vedere, una sua logica, e non solo dal punto di vista della sostenibilità economica. Conosce l’ambiente, conosce i giocatori, è stato giocatore di livello – centrocampista non privo di spunto, con un campionato di B vinto a Bari, una Coppa Italia e una Supercoppa conquistati a Firenze – e da tecnico, anche se ‘solo’ a livello giovanile, ha raccolto parecchio con la Fiorentina – una Coppa Italia e una finale scudetto – prima di arrivare a Sassuolo. Una scommessa, numeri alla mano, ma sarebbe stata una scommessa anche scegliere altro, quindi tanto vale…

E magari la scommessa paga e, spiega una fonte vicina ai neroverdi "metti che fa bene, e le qualità per proporsi ad alto livello le ha, il Sassuolo fa bingo, lui anche". Eccolo allora sulla tolda di comando del traghetto neroverde: ieri ha diretto il primo allenamento, oggi guida la rifinitura poi sceglierà l’undici da spedire contro il Napoli: non avrà Boloca (squalificato) e con tutta probabilità nemmeno Tressoldi e Viti, oltre a Berardi, valuterà le condizioni di Toljan, Kumbulla ed Erlic e poi sceglierà il suo primo Sassuolo, che crediamo attrezzerà in modo non troppo diverso da quello di Dionisi, mettendo nel mirino i tre giorni più importanti della sua – giovane – carriera da tecnico.

Domani il Napoli – con i partenopei, tra l’altro, ha giocato due stagioni – e domenica il Verona: il traghetto neroverde è fermo in mezzo al guado da 6 gare che gli hanno garantito appena un punto. Sta a Bigica fargli muovere i primi passi, trasformandosi se possibile da ‘traghettatore’ in ‘timoniere’.

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