Il Sassuolo ora punta su Ballardini. La parentesi Bigica è già chiusa

Nuovo cambio in panchina per i neroverdi travolti dal Napoli e chiamati ad una vera e propria finale a Verona .

di STEFANO FOGLIANI -
1 marzo 2024
Il Sassuolo ora punta su Ballardini. La parentesi Bigica è già chiusa

Il Sassuolo ora punta su Ballardini. La parentesi Bigica è già chiusa

Già finita l’avventura di Emiliano Bigica sulla panchina della prima squadra e già contro il Verona sulla panchina del Sassuolo dovrebbe sedere Davide Ballardini. Il condizionale è un omaggio alla lunga serata che ha visto il tecnico ravennate trattare la risoluzione del contratto che lo legava fino al 2025 alla Cremonese, ma l’idea è che il dopo Bigica possa cominciare già oggi.

Un discreto caos, non c’è che dire, e una situazione a suo modo inedita che, in casa Sassuolo, nessuno pensava di dovere affrontare. Non in classifica, con il ‘cappotto’ inflitto dal Napoli che conferma evidenti limiti di gioco – 54 gol subiti, solo il Frosinone, che però segna più, peggio – e di carattere – 20 punti persi da situazione di vantaggio – che tengono i neroverdi ben dentro al gruppo delle pericolanti. Non a livello di guida tecnica, dove già il tardivo e forse nemmeno troppo convinto ‘addio’ a Dionisi ha esposto la dirigenza a decisioni che non si pensava di prendere. Specchio ne era già quel ‘momentaneamente’ battuto dal sito ufficiale della società a proposito della ‘promozione’ di Emiliano Bigica in prima squadra, specchio ne sono le voci che vogliono i dirigenti già alla ricerca, dopo la sfortunata ‘prima’ del già citato Bigica, di un successore. Non che gli si potesse chiedere nulla, a Bigica, visto che ha avuto giusto un allenamento e una rifinitura per mettere a punto le strategia anti-Napoli, ma la ‘soluzione interna’ adottata 72 ore fa dai vertici neroverdi è diventata oggetto di ripensamento subito dopo il mercoledi di Sassuolo-Napoli, come peraltro anticipato da Giovanni Carnevali prima di Sassuolo-Napoli. "Guardiamo all’oggi", la sintesi dell’ad, interrogato a proposito di quel Bigica che tuttavia, nel dopogara, aveva parlato della sfida di Verona come si aspettasse di doverla preparare. Del resto il tecnico della Primavera, che proprio alla Primavera ora torna, era considerato un ‘rischio calcolato’ che avrebbe forse ovviato all’inesperienza con la conoscenza dell’ambiente e dei giocatori, senza dover ‘cominciare da zero’ come toccherebbe invece ad altri allenatori, cui il Sassuolo, che valutava un profilo più ‘esperto’ del tecnico barese, non ha mai smesso di guardare. Così, sondati, stando ai rumors, tanto Gattuso che Grosso e Giampaolo, i dirigenti neroverdi hanno cercato anche Leonardo Semplici e Davide Ballardini, spostando poi il mirino sul secondo, specializzato in ‘salvezze impossibili’ e già accostato ai neroverdi in occasione di altre stagioni ‘dispari’.

Le ultime danno il tecnico romagnolo vicinissimo a chiudere una trattativa che solo qualche giorno fa sembrava in stallo, trovando approdo concreto a traiettorie un tantino tortuose, il cui epilogo sembra scritto. Con Ballardini che potrebbe arrivare già oggi, e il Sassuolo che gli affida l’ennesima ‘missione’ e una squadra i cui orizzonti si sono fatti parecchio foschi. Perché, senza offesa, il problema del Sassuolo è in campo, mica in panchina…

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