Il Sassuolo saluta il ds Rossi. Divorzio dopo 13 stagioni
La notizia, che era nell’aria, è stata confermata ieri direttamente dalla società "Il rapporto professionale si concluderà al termine di questo campionato".
"Il Sassuolo e il ds Giovanni Rossi comunicano di interrompere il loro rapporto professionale al termine della stagione corrente". Un comunicato di poche righe per confermare quanto fosse nell’aria da un po’, ovvero il divorzio del Sassuolo dal dirigente toscano. Ringraziato dalla società ‘per l’impegno, la dedizione e la grande professionalità dimostrata in questi anni di lavoro’ al termine di quella che, per Rossi, è stata la 13ma stagione in neroverde. Arrivò nel 2006/07, in C1, salì in B con Allegri, di cui è amico fraterno dai tempi dell’Aglianese, società pistoiese dove militarono entrambi nei primi anni duemila, lasciando Sassuolo una prima volta nel 2010. Destinazione Juve, quattro anni da Responsabile del settore giovanile prima di tornare nel Sassuolo neopromosso in A, nel 2013. "Sono stato all’Università – disse alludendo alla sua esperienza in bianconero – e mi metto a disposizione". Quattro stagioni in A col Sassuolo, una stagione a Cagliari (2017/18) e poi rieccolo in neroverde. Altre cinque stagioni, poi l’addio che chiude, per usare le parole del sito ufficiale neroverde, "un rapporto intenso trascorso insieme dai campionati di C1 alla Serie A attraverso un forte legame umano". Di Rossi, oltre al pochissimo che ha concesso a chi lo rincorreva per avere qualche notizia di mercato ("vedremo", il mantra) resta il contributo al ventennio d’oro dei neroverde e un’altra impresa. Aprile 2008, Sassuolo, promosso in B: lui scioglie un voto e parte, in bici, dalla sua Carrara, al Ricci. Un’impresa tra le tante per il dirigente, che ieri tra l’altro ha festeggiato – si fa per dire – il suo 58mo compleanno.
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