In sei mesi tutto è cambiato. Una mina vagante che fa di nuovo paura

Il Sassuolo Femminile, dopo un difficile avvio di stagione, si riscatta con una rimonta straordinaria e si qualifica per la poule scudetto, dimostrando di poter competere con le squadre più forti. L'allenatore Piovani punta a continuare su questa strada di successo.

22 marzo 2024
Una mina vagante  che fa di nuovo paura

Una mina vagante che fa di nuovo paura

Solo sei mesi fa, visto un unico punto dopo cinque giornate e il penultimo posto in classifica, erano in parecchi a chiedersi cosa stesse succedendo al Sassuolo Femminile. Abituato a giocarsela con le big, la squadra di Gianpiero Piovani faticava ben oltre quanto ci si aspettasse, al netto di qualche assenza di troppo e di difficoltà che molti osservatori, oltre ad un gruppo che i valori li aveva, suggerivano come sarebbero stati tuttavia superati non appena le neroverdi si fossero sbloccate, trovando risultati, fiducia e consapevolezze. Avevano ragione loro, ovvero gli osservatori, il gruppo e soprattutto quel Gianpiero Piovani che, arrivato sulla panchina neroverde nell’estate del 2018, sulle ‘sue’ ragazze ha sempre puntato deciso, senza farsi distrarre troppo da un avvio di stagione ad handicap. Nel frattempo, infatti, sia Piovani che le neroverdi sono passate all’incasso: dalla sesta giornata in avanti una rimonta strepitosa, dal nono al quarto posto, 25 punti in 13 partite e accesso garantito alla poule scudetto che vede le neroverdi, questa volta sì, giocarsela con le big. E vincere pure, perché la ‘prima’ del gironcino che vale lo scudetto, le neroverdi di Piovani, l’hanno vinta al Ricci contro la Fiorentina, rivendicando anche quel ruolo di ‘mina vagante’ che il Sassuolo si è ritagliato negli anni.

"Se fino a qua abbiamo dato il 100%, adesso si tratta di metterci quel qualcosa in più che può fare la differenza", aveva detto Piovani prima di battere la Viola, alzando quell’asticella che le neroverdi avevano già superato accedendo, per la prima volta nella loro storia, alla poule scudetto, cui sono ammesse le prime cinque classificate al termine della regoular season. Poule scudetto dentro la quale, entrata in punta di piedi, il Sassuolo a fare da comprimario non ci sta. Le prime sono, parole ancora di Piovani, ‘lontanissime’, visto che ogni squadra si è portata in dote, per la seconda fase, i punti fatti nel corso della regoular season (26 il Sassuolo quarto, quasi il doppio, 51, la Roma capolista che il Sassuolo sfida domani in trasferta), ma siccome si tratta di ballare, l’idea è che il Sassuolo, che tra l’altro vive il suo miglior momento – 5 vittorie nelle ultime sei gare – voglia ballare fino alla fine. "Da qui in avanti – ha detto ancora Piovani – incontreremo solo squadre top, e sarà un’occasione di crescita per tutti". Entrato di rincorsa, chissà che il Sassuolo non faccia il ‘botto’: comunque vada, tuttavia, sarà un successo, anche considerato che pure un anno fa, di questi tempi, le neroverdi cominciavano la seconda fase della stagione vincevano. Ma giocavano la poule retrocessione, non quella scudetto.

Stefano Fogliani

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