Laurienté e l’Olimpico un anno dopo. Dalla doppietta show all’involuzione

Esattamente 12 mesi fa il francese sorprendeva la squadra di Mourinho con la sua miglior partita in Italia .

di LORENZO LONGHI -
13 marzo 2024
Laurienté e l’Olimpico un anno dopo. Dalla doppietta show all’involuzione

Laurienté e l’Olimpico un anno dopo. Dalla doppietta show all’involuzione

Accadeva un anno fa, giusto ieri: 12 marzo 2023, stadio Olimpico, il Sassuolo di Dionisi stupisce la Roma e Armand Laurienté segna la sua prima doppietta in Serie A. Due gol in sei minuti, tra il 13esimo e il 18esimo, buoni per portare i neroverdi sullo 0-2 (alla fine il punteggio sarà 3-4), due gol da bomber d’area, al posto giusto nel momento giusto. Non solo gol, però, perché del francese fu anche l’assist per il 2-4 siglato da Pinamonti, e pochi minuti prima sempre lui aveva servito a Berardi un’ottima palla sulla mattonella giusta di Mimmo, che però calciò alto. Una giornata da ricordare, la migliore della sua storia italiana che, naturalmente, coincide con quella neroverde, impreziosita da un totale di 7 reti. Ecco: Laurienté pare essersi fermato là, quel giorno. Messa così si tratta di un’affermazione piuttosto ingenerosa, e senz’altro lo è, eppure chi si sarebbe atteso dal francese la stagione della consacrazione, è rimasto sinora deluso. Impantanato in un’annata difficile per tutta la squadra, forse con il peso di aspettative di alto livello dopo la scorsa stagione, Laurienté più volte ha fatto il suo, e di questo bisogna dargliene atto, ma non ha quasi mai lasciato la sensazione di essere l’uomo capace di mettersi la squadra sulle spalle con i suoi colpi di talento.

I numeri parlano di una sola rete, quella contro la Juventus, peraltro con evidente complicità di Szczesny, ed è chiaramente troppo poco, considerando le 28 presenze, 27 delle quali da titolare (esattamente i numeri fatti registrare alla fine del 2022-23). Meglio va se si guardano gli assist, che sono in linea con la scorsa stagione: furono 6, ora sono 5 e la proiezione lascia immaginare un miglioramento, in questo senso, ma in un Sassuolo che fatica troppo a segnare, il suo contributo realizzativo è ciò che manca, ed è un’assenza che si percepisce, eccome. Ora che i neroverdi hanno ripreso la marcia, e considerando che Ballardini insiste molto sull’imprevedibilità quale chiave per ottenere i punti necessari per la salvezza, un giocatore dalle caratteristiche di Laurienté, che ha nella verticalità e in una vaga attitudine anarchica i suoi punti di forza, diventa ancora più importante, a patto di ritrovare egli stesso una maggiore convinzione – per dire: in 28 partite le scorsa stagione tentò 119 dribbling vincendone 58, in questa sono appena 88 quelli tentati e 47 quelli vinti: significa che ha migliorato la percentuale di riuscita, ma ci prova molto meno –, unita al mantenimento della concentrazione che, talvolta, gli ha fatto difetto, come denota la statistica relativa alle cosiddette big chance mancate: una nell’intero 2022-23, tre nel 2023-24.

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