Laurienté La salvezza è una rivoluzione francese

L’attaccante di Gonesse torna improvvisamente decisivo: quattro gol in altrettante gare. Può cambiare il destino della truppa di Ballardini

di STEFANO FOGLIANI -
7 maggio 2024
Laurienté La salvezza è una rivoluzione francese

Laurienté La salvezza è una rivoluzione francese

Non sapremo mai, dei 19.454 spettatori presenti sabato sera al Mapei Stadium, quanti fossero lì per l’Inter – la larga maggioranza, a occhio – e quanti per il Sassuolo. Ma sappiamo che questi ultimi hanno tutti pensato la stessa cosa, dopo che Laurientè ha messo il pallone che oggi tiene in A i neroverdi alle spalle di Audero, producendosi poi nella miglior prestazione stagionale anche dal punto di vista della fase difensiva e dell’applicazione tattica. Ovvero che se il francese avesse giocato come sta giocando in quest’ultimo mese per tutto l’anno, il Sassuolo sarebbe da tempo fuori dai guai, anche senza Domenico Berardi.

E invece… Invece Laurientè ci ha messo otto mesi ad ‘accendersi’ e il Sassuolo è e resta nei guai. E alla ricerca di appigli cui aggrapparsi non può non guardare all’attaccante francese, tornato finalmente sui suoi standard e capace di segnare, nelle ultime 4 gare giocate, non solo più della metà dei 7 gol del Sassuolo, ma anche tanto quanto segnato nelle precedenti 41, ovvero quattro gol. Uno a Salerno, due al Milan, uno all’Inter nelle ultime quattro partite che lo hanno visto in campo sono ipoteca che il Sassuolo proverà a riscuotere da qui alla fine, non foss’altro perché senza Berardi, con Volpato intermittente, Bajrami involuto, Ceide ‘invisibile’, la ‘pantera’ con il numero 45 sulle spalle sembra essere l’unico in grado di riscrivere il futuro.

Se n’è accorto anche il sergente Ballardini, che contro l’Inter ha cambiato modulo ma non ha cambiato il francese, collocandolo ‘sottopunta’, come si dice in gergo, e passando subito all’incasso. "Ha qualità importanti, e se in Italia ha sempre giocato esterno in Francia faceva anche la seconda punta: se capisce quando venire incontro e quando aggredire la profondità può essere ancora più pericoloso", ha detto del francese il tecnico neroverde dopo Sassuolo-Inter e chissà se la ‘mossa del cavallo’ che ha destabilizzato la difesa interista non possa pagare ache da qui ai prossimi 270’. Vedremo: Laurientè, nel frattempo, sembra aver ritrovato agi ed estri e, augurandosi che non sia troppo tardi, non si può fare a meno di fare un sano esercizio di realismo aggiungendo che, andasse male, il suo rendimento attuale consolerà (almeno) il cassiere neroverde: acquistato con un investimento non indifferente (circa 10 milioni) la sua involuzione sembrava poterlo deprezzare, ma gli ultimi guizzi ne hanno portato il valore tra i 12 e i 15 milioni, con Fiorentina e un paio di club esteri che lo seguono con attenzione: un’eventuale cessione, comunque vada la stagione neroverde, ripagherà quanto speso per acquistarlo.

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