Mister Bigica guarda oltre: "Ora la ’finale’ a Verona"

Il neo allenatore non fa drammi e pensa piuttosto alla gara chiave di domenica "Il nostro campionato comincia lì. Situazione pesante, servono coraggio e voglia".

29 febbraio 2024
Mister Bigica guarda oltre: "Ora la ’finale’ a Verona"

Mister Bigica guarda oltre: "Ora la ’finale’ a Verona"

La situazione è grave, ma se c’è qualcosa che Emiliano Bigica può fare, dopo un esordio da incubo sulla panchina del Sassuolo, è evitare drammi e tragedie. Non può permetterselo, anche perché il bonus contro il Napoli non ha portato nulla di buono, ma domenica si torna in campo a Verona: "Servono coraggio e voglia per uscire da questa situazione – ha detto il tecnico barese – che è pesante. Preparare questa partita in due giorni era proibitivo, ho provato a toccare le corde del gruppo dal punto di vista psicologico, oggi è andata così, ma non avremo di fronte sempre il Napoli. Il nostro campionato inizia domenica, quando la posta in palio sarà molto alta. È una finale". L’Hellas è il domani, un domani ormai prossimo, ma quanto visto ieri con il Napoli ha lasciato perplessi. Vantaggio, partita ribaltata in una manciata di secondi, poi il crollo, e dire che l’1-0 di Racic ("l’ho fatto giocare perché mi serviva un filtro davanti alla difesa") aveva illuso: "Era un esordio che sognavo diverso. Ho chiesto alla squadra di pressare forte per recuperare e andare in verticale, all’inizio è riuscito, per 25 minuti le distanze sono state quelle giuste, ma abbiamo affrontato un avversario che fa male se gli lasci la profondità, te la attacca e ha qualità nel palleggio, così quando abbiamo cominciato ad allargarci abbiamo preso due gol in due minuti: questo è un segno fragilità. Dobbiamo fare tutti qualcosa in più in termini di carattere", ha spiegato l’allenatore. Prima dell’inizio della gara, a Dazn, il capitano neroverde Gian Marco Ferrari aveva socializzato le colpe per l’esonero di Dionisi, spiegando che "quando un allenatore se ne va, vuol dire che più di una cosa non è andata", aveva detto, ed era una da un lato l’esegesi di ciò che racconta bene la classifica, mentre dall’altro ha finito per rivelarsi una profezia, perché di cose che non sono andate, ieri sera, ce ne sono state diverse, sia a livello di squadra che individuale. A Bigica, chiaramente, di questo può essere imputato poco, ma se sarà ancora lui in panchina a Verona – da come parla lo dà per scontato, ma un minimo di dubbio è lecito – forse si inizierà a vedere qualcosa di diverso: "In questi tre giorni lavoreremo per essere più aggressivi e recuperare la palla più alta possibile. Io soffro se non pressiamo alti e in questi giorni ho cercato di dare alcuni input rispetto alla fase difensiva, ma abbiamo lavorato poco o niente su quella offensiva". Di buono c’è che a Verona ci sarà qualche recupero potenzialmente fondamentale. "Berardi è il nostro top player, contro il Napoli è venuto in panchina perché in partitella martedì stava bene e con l’Hellas sarà a disposizione". Una buona notizia (oltre all’esordio di Kumi, "un regalo per il capitano della Primavera") in una serata pessima.

Lorenzo Longhi

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