Pinamonti vuole il decimo sigillo. Un gol contro l’Udinese vale di più

L’attaccante mette nel mirino la cifra tonda nel match salvezza. Sarebbe la prima rete con Ballardini. A forte rischio la sfida nella sfida con l’altra punta Lucca: il bianconero con ogni probabilità non ci sarà. .

di LORENZO LONGHI -
27 marzo 2024
Pinamonti vuole il decimo sigillo. Un gol contro l’Udinese vale di più

Pinamonti vuole il decimo sigillo. Un gol contro l’Udinese vale di più

La sfida nella sfida tra Andrea Pinamonti e Lorenzo Lucca, lunedì sera, difficilmente ci sarà: se infatti l’attaccante del Sassuolo sta bene ed è a disposizione per la ripresa del campionato, lo stesso non si può dire per quello dell’Udinese, fermato in nazionale da un risentimento muscolare al flessore della coscia destra che, oltre ad averlo costretto a rimandare l’esordio azzurro domenica contro l’Ecuador, lo tiene in dubbio anche per lo scontro salvezza di Reggio Emilia.

Se davvero Lucca non dovesse farcela, a guidare l’attacco dei friulani sarà probabilmente Isaac Success, che in stagione è ancora a secco e non gioca una partita da titolare dallo scorso novembre, avendo raccolto da allora solo spezzoni di gara. Pinamonti, al contrario, da un mese – dall’ultima rete personale, messa a segno il 24 febbraio contro l’Empoli (in foto), nella sconfitta fatale a Dionisi – è alla ricerca della decima marcatura in campionato, che segnerebbe da un lato il suo ritorno in doppia cifra (nel 2021-22, proprio con l’Empoli, arrivò a quota 13), dall’altro il suo primo gol in era Ballardini, dal momento che, dall’arrivo del nuovo tecnico, non è ancora entrato nel tabellino marcatori.

Del resto, uno dei grandi problemi dell’attaccante, in questa stagione, è stato quello di dover capitalizzare al meglio pochissime occasioni, ed è anche ciò che è accaduto nelle tre gare della nuova gestione. Ballardini lo ha sempre schierato da titolare, dandogli giustamente sempre fiducia, ma la manovra offensiva neroverde non lo ha mai granché aiutato e, al netto di episodi e situazioni contestuali, in questa stagione si può sostenere che i 9 gol di Pinamonti siano stati una manna dal cielo. Una prova? Per gli amanti delle statistiche, soprattutto di quelle che vanno molto di moda come gli xG (expected goals), il centravanti mostra un dato migliore rispetto all’atteso – appunto 9 reti segnate contro le 7.42 della match analysis – e ciò appunto conferma la sensazione. I 58 tiri totali in campionato sono un altro dato poco incoraggiante, non tanto per lui ma per la capacità neroverde di liberarlo: sono appena due a partita.

Anche nelle tre partite della nuova gestione le opportunità sono state poche: un destro da fuori deviato in angolo contro il Verona, un diagonale parato da Turati e uno splendido esterno finito di poco a lato col Frosinone, zero tiri a Roma nella morsa Mancini-Llorente, anche se all’Olimpico si era fatto notare per un ottimo triangolo con Racic, concluso in porta da quest’ultimo. Essendo esentati da impegni internazionali, Pinamonti, Laurienté e Defrel, negli ultimi dieci giorni, hanno potuto lavorare con continuità con Ballardini: se la sosta avrà dato i frutti sperati, lo si scoprirà a stretto giro.

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