Sassuolo agli ottavi, che fatica con lo Spezia. Alla lotteria dei rigori Cragno ipnotizza Moro

Formazione ’sperimentale’ con quattro trequartisti e Mulattieri, ma arriva un’altra gara senza gol. L’errore del neroverde in prestito

3 novembre 2023
Sassuolo agli ottavi, che fatica con lo Spezia. Alla lotteria dei rigori Cragno ipnotizza Moro

Sassuolo agli ottavi, che fatica con lo Spezia. Alla lotteria dei rigori Cragno ipnotizza Moro

di Stefano Fogliani

REGGIO EMILIA

Contro il Cosenza erano serviti i supplementari per arrivare ai sedicesimi. Ieri il Sassuolo ha avuto bisogno anche dei rigori per andare oltre lo Spezia e regalarsi gli ottavi di Coppa con l’Atalanta. Il risultato dà ragione ai neroverdi, come la prestazione che li ha visti fare di più, ma resta l’impressione di una difficoltà congenita, per gli uomini di Dionisi, di trovare la giusta efficacia in fase offensiva. Vero che era Coppa, vero che la squadra era parecchio ‘nuova’, ma il dettaglio di un’altra gara senza gol all’attivo – la terza delle ultime cinque – non sfugge. Reinventa lo Spezia negli uomini, Alvini, reinventa il Sassuolo anche nell’assetto, invece, Dionisi. Quattro difensori in linea con Racic ‘a guardia’, 4 trequartisti a sostegno di Mulattieri per una squadra che cerca prima equilibri poi giocate, ben consapevole del ruolo di ‘favorita’ che gli assegna la vigilia. Intanto che cerca i primi, ovvero gli equilibri, il Sassuolo però rischia – su Cipot dopo pochi secondi, su Corradini dopo pochissimi minuti – ma non appena si registra sul nuovo assetto qualcosa fa. Conclude cinque volte in 15’ verso la porta spezzina, ma il problema è lo stesso che aveva condizionato i neroverdi contro il Bologna, ovvero la precisione e forse più che quella l’efficacia di conclusioni o troppo deboli (Volpato 28’, Ceide 33’) o fuori misura come quelle di Defrel e Castillejo, che ci riprova, ancora senza esito, subito prima dell’intervallo. La conseguenza? Uno zero a zero che potrebbe schiodarsi subito, se l’imprecisione non penalizzasse anche Defrel, messo in porta da Pedersen.

Lo Spezia, che fa la sua onesta gara di contenimento, regge: manda al tiro Pietra (54’) e più in generale tiene, anche perché il Sassuolo, anziché allargare il fronte offensivo, si imbottiglia al centro, precludendosi quegli spazi che già la difesa disegnata da Alvini gli chiude sistematicamente. Serve l’episodio, insomma, per ‘muovere’ un match in stallo: arriverebbe all’ora di gioco, ma Zoet si oppone a Mulattieri e Pedersen, e allora Dionisi cambia. Dentro Laurientè e Thorstvedt prima, Berardi e Bajrami e Pinamonti poi: il ‘carico’ sullo Spezia aumenta, con Mulattieri che spreca calciando male da buona posizione e Laurientè che spedisce in curva il possibile 1-0, ma i liguri mica stanno a guardare. Kouda grazia Cragno da due passi al 75’ e quando lo batte (85’) è in fuorigioco, a dire che c’è ancora partita e ad allungarla. Ai supplementari, dentro i quali succede pochino, e poi ai rigori, quando tutto si compie. Moro, che è allo Spezia in prestito, si fa ipnotizzare da Cragno mentre i cecchini neroverdi fanno 5 su 5 e traghettano Dionisi agli ottavi contro la Dea.

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