Sassuolo, è un punto interrogativo. La risposta la darà la sfida di Salerno

I neroverdi volenterosi contro un’Udinese più in forma. Ammucchiata in classifica, venerdì il match verità

2 aprile 2024
Sassuolo, è un punto interrogativo. La risposta la darà la sfida di Salerno

Sassuolo, è un punto interrogativo. La risposta la darà la sfida di Salerno

di Stefano Fogliani

REGGIO EMILIA

Chissà se il punto con cui il Sassuolo muove la classifica, facendosi imporre a domicilio l’1-1 dall’Udinese, è un passo verso la salvezza o verso il baratro. Di sicuro, ad adesso, c’è che i neroverdi restano penultimi e se qualcosa se lo sono giocati ieri moltissimo se lo giocano venerdi a Salerno.

Un punto, il quarto in quattro gare di gestione Ballardini, a dire che di pazienza, ai tifosi neroverdi, ne servirà ancora, e ai neroverdi serviranno altre gare come quelle di ieri. Che il Sassuolo non porta a casa ma almeno non perde, e da qui si riparte, con sette squadre in quattro punti e il Sassuolo che guarda tutte da sotto, ma non troppo distanziato, anzi. Ballardini, del resto, ha educato i suoi alla pazienza – suggerendo loro come senza quella un avversario come l’Udinese, che gioca con due risultati su tre dalla sua, non si batte – e all’occasionissima che Pinamonti spreca angolando un tap all’apparenza facile i neroverdi danno seguito facendo la gara, ma senza assalirla mai del tutto. A ragione: gli equilibri della squadra di Ballardini sono troppo precari, come peraltro dimostrano le chances – tre, due per Lovric, una per Thauvin – che i padroni di casa concedono nella fase centrale della prima frazione di gioco. Clamorosa, addirittura, quella del 35’, quando è Tressoldi a togliere dalla porta di Consigli, uscito male su Lucca, la palla del vantaggio. L’idea, al netto della (buone) volontà dei neroverdi, è che l’Udinese stia meglio, come peraltro già confermato dalla classifica e che l’unica gara possibile per i neroverdi sia quella studiata da Ballardini. Ovvero limitare i danni e cercare l’episodio.

La prova? A fine primo tempo, quando il match sembra sciogliersi dalle cautele che lo hanno accompagnato fin lì: il Sassuolo prima strappa confezionando la rete del vantaggio, con il lancio di Henrique che permette a Defrel di andare oltre Okoye poi, non sono passati 2’, si fa sorprendere dalla combinazione tra Pereyra e Thauvin che lo riconsegna, nel suo fare e disfare, a limiti ben noti. Ribaditi nel corso di una ripresa dentro la quale i neroverdi buttano, davvero, tutto quello che hanno. Ci provano due volte Pinamonti di piede, una Defrel dalla distanza e una Racic di testa e se la replica dell’Udinese è in due traverse – le centrano Lovric e Bijol, ma a gioco fermo – le necessità neroverdi tengono gli uomini di Ballardini ben dentro la metà campo avversaria. Senza spingerle, però, oltre quell’Udinese che il Sassuolo, del resto, non batte da 6 anni. In casa, addirittura da 7 e mezzo…

Continua a leggere tutte le notizie di sport su