Sassuolo, è un punto interrogativo. La risposta la darà la sfida di Salerno
I neroverdi volenterosi contro un’Udinese più in forma. Ammucchiata in classifica, venerdì il match verità
di Stefano Fogliani
REGGIO EMILIA
Chissà se il punto con cui il Sassuolo muove la classifica, facendosi imporre a domicilio l’1-1 dall’Udinese, è un passo verso la salvezza o verso il baratro. Di sicuro, ad adesso, c’è che i neroverdi restano penultimi e se qualcosa se lo sono giocati ieri moltissimo se lo giocano venerdi a Salerno.
Un punto, il quarto in quattro gare di gestione Ballardini, a dire che di pazienza, ai tifosi neroverdi, ne servirà ancora, e ai neroverdi serviranno altre gare come quelle di ieri. Che il Sassuolo non porta a casa ma almeno non perde, e da qui si riparte, con sette squadre in quattro punti e il Sassuolo che guarda tutte da sotto, ma non troppo distanziato, anzi. Ballardini, del resto, ha educato i suoi alla pazienza – suggerendo loro come senza quella un avversario come l’Udinese, che gioca con due risultati su tre dalla sua, non si batte – e all’occasionissima che Pinamonti spreca angolando un tap all’apparenza facile i neroverdi danno seguito facendo la gara, ma senza assalirla mai del tutto. A ragione: gli equilibri della squadra di Ballardini sono troppo precari, come peraltro dimostrano le chances – tre, due per Lovric, una per Thauvin – che i padroni di casa concedono nella fase centrale della prima frazione di gioco. Clamorosa, addirittura, quella del 35’, quando è Tressoldi a togliere dalla porta di Consigli, uscito male su Lucca, la palla del vantaggio. L’idea, al netto della (buone) volontà dei neroverdi, è che l’Udinese stia meglio, come peraltro già confermato dalla classifica e che l’unica gara possibile per i neroverdi sia quella studiata da Ballardini. Ovvero limitare i danni e cercare l’episodio.
La prova? A fine primo tempo, quando il match sembra sciogliersi dalle cautele che lo hanno accompagnato fin lì: il Sassuolo prima strappa confezionando la rete del vantaggio, con il lancio di Henrique che permette a Defrel di andare oltre Okoye poi, non sono passati 2’, si fa sorprendere dalla combinazione tra Pereyra e Thauvin che lo riconsegna, nel suo fare e disfare, a limiti ben noti. Ribaditi nel corso di una ripresa dentro la quale i neroverdi buttano, davvero, tutto quello che hanno. Ci provano due volte Pinamonti di piede, una Defrel dalla distanza e una Racic di testa e se la replica dell’Udinese è in due traverse – le centrano Lovric e Bijol, ma a gioco fermo – le necessità neroverdi tengono gli uomini di Ballardini ben dentro la metà campo avversaria. Senza spingerle, però, oltre quell’Udinese che il Sassuolo, del resto, non batte da 6 anni. In casa, addirittura da 7 e mezzo…
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