Sassuolo Ora prenditi almeno una rivincita

Domenica al ’Mapei’ c’è il Cagliari. All’andata un ko incredibile nei minuti finali, gara paradigma della sciagurata stagione neroverde

15 maggio 2024
Sassuolo Ora prenditi almeno una rivincita

Sassuolo Ora prenditi almeno una rivincita

di Lorenzo Longhi

SASSUOLO

Se si potesse tornare indietro e rigiocare una partita, una sola, ci sarebbe l’imbarazzo della scelta in casa Sassuolo, tante sono state le gare nelle quali sarebbe bastato davvero poco per cambiare non solo il risultato specifico, ma l’inerzia dell’intera stagione. L’andata contro il Cagliari, però, brucia come poche, ancor di più a ripensarci oggi, cinque mesi e spiccioli dopo e alla vigilia della sfida di ritorno. Col senno di poi, nella filigrana di quel Cagliari-Sassuolo dell’11 dicembre 2023, alla 15esima giornata, si può leggere l’intera annata dei neroverdi. Continuiamo così, facciamoci del male: rivediamola.

Sassuolo 15 punti, Cagliari 10 prima del fischio d’inizio. Miracolo di Scuffet su Henrique, poi Erlic in gol di testa dopo 7 minuti, vantaggio per i ragazzi di Dionisi e partita che entrambe giocano come possono e riescono, con i neroverdi attenti. Sembra che tutto vada per il verso giusto sino a quando, a metà ripresa, Tressoldi, già ammonito, a centrocampo si prende un altro giallo con un intervento più sciagurato che violento. Il Sassuolo non perde la testa, si salva a due minuti dal termine su un colpo di testa di Pavoletti, ma la legge di Murphy è in agguato. Bajrami raddoppia al novantesimo, anzi: raddoppierebbe, perché il Var coglie sul contropiede ammazza partita un fuorigioco da gps, un paio di centimetri dello scarpino di Volpato.

Il Sassuolo finisce lì: 7 minuti di recupero, e dopo tre segna Lapadula (con una deviazione sufficiente a mettere fuori gioco Consigli), poi Pavoletti in rovesciata al minuto 98 e 13 secondi capovolge il risultato, sì, ma anche la lotta salvezza. Sassuolo dal virtuale +8 all’effettivo +2. L’esito di quella sfida è anche quello che determina i rapporti di forza odierni, perché il +4 dei sardi è figlio delle opere e delle omissioni sassolesi di allora, di quella partita nella quale c’è tutto il Sassuolo 2023-24: un inizio incoraggiante, la capacità di restare a lungo a galla pur boccheggiando, gli errori nei momenti determinanti, l’imponderabile delle casualità negative, il conseguente e letale crollo psicologico, perché quando il Sassuolo prende una mazzata – e lo avremmo capito poi – non si rialza. Cosa sarebbe successo se fosse andata diversamente, non lo sapremo mai. Eppure, a ben guardare, non poteva che andare così, e quella partita è il paradigma di un’intera stagione, al punto che domenica neppure una vendetta sportiva potrebbe rivelarsi sufficiente.

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