Sassuolo, sette motivi per crederci. Il Lecce finora ’miglior’ avversario

I precedenti sono incoraggianti: contro i salentini il record di match disputati senza subire sconfitte

20 aprile 2024
Sassuolo, sette motivi per crederci. Il Lecce finora ’miglior’ avversario

Sassuolo, sette motivi per crederci. Il Lecce finora ’miglior’ avversario

di Lorenzo Longhi

SASSUOLO

Di tutte le sfide possibili in questa Serie A, quella contro il Lecce è, per il Sassuolo, la meno frequente in termini di precedenti. Diversi sono i motivi: il recente saliscendi dei salentini tra A, B e C, la scarsa frequentazione della Serie B da parte dei neroverdi (mentre i giallorossi hanno disputato ben 29 campionati in cadetteria) e, peraltro, anche la distanza chilometrica che, storicamente, ha impedito i confronti dalla terza serie in giù.

Così, a guardare lo storico degli incontri tra le avversarie di domani, si trovano appena sette precedenti, due in B e cinque in A. Ma non è solo questo, c’è dell’altro, ed è tutto favorevole ai neroverdi: il Lecce è una delle poche squadre contro le quali il Sassuolo non ha mai perso, addirittura quella, tra i club professionistici italiani attuali, contro la quale vanta il maggior numero di partite senza sconfitte, appunto sette su sette (dietro c’è la Ternana con cinque). Tre sono le vittorie e quattro i pareggi: due gli incontri in B nel 2009-10 (entrambi pari: 1-1 con reti di Mesbah e Noselli all’andata al Braglia, 0-0 al ritorno), annata in cui il Lecce vinse il torneo, cinque quelli in A con tre successi neroverdi e due pareggi. Pari sia il primo confronto nella massima divisione che quello più recente: 2-2 nel novembre 2019 (Lapadula e Falco per il Lecce, Toljan e Berardi per il Sassuolo, peraltro entrambi assenti domani), 1-1 lo scorso ottobre al Via del Mare, reti di Kristovic e Berardi su rigore. Nel mezzo, sempre sfide da tre punti, a partire dal 4-2 casalingo nel luglio 2020, alla ripresa dopo la pandemia, la sfida con più reti tra le due squadre: vantaggio di Caputo, pari di Lucioni, raddoppio di Berardi su penalty, pari sempre dagli undici metri di Mancosu, poi Boga e Muldur. Il Lecce finì in B. Tornati in A, i giallorossi hanno perso le due sfide della scorsa stagione con il medesimo punteggio, un doppio 1-0 timbrato da Berardi a Reggio Emilia e da Thorstvedt, appena subentrato, in gol di testa. Ne consegue che al Mapei il dato è di tre sfide, vale a dire un pari e due vittorie, queste nelle due gare in A.

Valesse il celeberrimo adagio secondo cui non c’è due senza tre, per il Sassuolo sarebbe perfetto, ma domani all’ora di pranzo si partirà non solo dallo 0-0, ma anche da un Lecce inevitabilmente meno in affanno dei neroverdi sotto l’aspetto psicologico, e allora – laddove sul piano tecnico-tattico incideranno le scelte di Ballardini – servirà carattere al cospetto di chi, pur non ancora salvo, è un po’ più leggero, perché questo dicono il +6 sull’avversario diretto di domani e il +5 sul terzultimo posto nella graduatoria della massima serie. Dopo tutto è la classifica che va stravolta, dal Sassuolo di mister Ballardini, non la statistica.

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