Un gol ogni 80 minuti: l’attacco è avaro
A parte le reti con il Verona, tra match ufficiali e non si va in porta troppo poco. Esperimenti in corso
Nulla di troppo allarmante, ma visto che il dato c’è, tanto vale darne conto e farci i conti. Perché la fase offensiva neroverde, che Dionisi sta cercando di modellare su passaggi, insistiti e ripetuti, dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e viceversa, in questo primo scorcio di stagione segna decisamente il passo. Il Castillejo che nella seconda parte di match ha fatto il suo debutto subentrando ad Henrique ha portato, sabato, da tre a quattro i giocatori offensivi in campo per il Sassuolo, ma ne cambiare assetto né cambiare gli addendi, già dall’ora di gioco, ha cambiato il prodotto, ovvero lo ‘zero’ alla casella gol segnati. Non un ‘unicum’ statistico, quello ‘zero’, tra l’altro, e se fa effetto che in campo, e contro la Feralpi Salò e non, per dire, il Napoli, siano andati, oltre che lo spagnolo, Berardi e Laurientè, Mulattieri e Ceide, fa ancora più effetto registrare come, tra agosto e settembre, il Sassuoilo si sia trovato a faticare, e parecchio, dalla cintola in su. Zero gol contro il Parma in amichevole come contro i bresciani, sero contro Atalanta e zero contro il Napoli: i neroverdi hanno maramaldeggiato al Marulla di Cosenza segnando 5 gol, ne hanno fatto uno al Wolsburg in amichevole e tre al Verona ma tra amichevoli e gare ufficiali parliamo di otto gol in 660’ giocati, ovvero uno ogni 82’. E se consideriamo che il Sassuolo ha beneficiato di due rigori su azione siamo ad una rete ogni 110’: considerato il potenziale offensivo dei neroverdi bene ma non benissimo…
s.f.
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