Scudetto aperto, parola di Vieri. "L’Inter ha aggiunto altra qualità. Juve e Milan vogliono solo vincere»
Christian fa le carte alla serie A: "Le prime partite sono particolari, non danno indicazioni certe. Il campionato ci divertirà fino alle fine, occhio anche al Napoli che ha saputo subito rialzarsi" .
L’età non è più verde e qualche acciacco si nota. Soprattutto tra quelli che gli scarpini al chiodo li hanno messi da un po’ e che al “Vieste Padel Trophy“ organizzato da Christian Vieri sulle sponde del mare garganico arrivano dopo operazioni, infortuni, magari un pizzico di inattività rispetto ai tempi del professionismo. Volti noti ce ne sono molti, un tempo compagni di squadra o avversari del centravanti: Candela, Locatelli, Toni, Doni, Amoruso, fino a chi ha smesso da poco (Palacio) o a chi come “Papu“ Gomez spera ancora di rientrare dopo la squalifica. Quella pugliese, con 32 protagonisti impegnati sui quattro campi allestiti, sarà l’unica tappa estiva tra gli eventi organizzati da Vieri. "Mi sono operato tre mesi fa al ginocchio e non sapevo quando avrei recuperato - dice -. In estate sono venuti a trovarmi gli assessori e abbiamo parlato di cosa potevamo fare, ma sapevo che non avrei ricominciato prima di settembre".
Nel frattempo è tornato anche il campionato.
"Le prime partite sono difficili perché hai poco tempo per allenarti, soprattutto dopo le estati con i grandi tornei. Non è nemmeno facile giocare con tanto caldo. Inter e Juventus hanno fatto bene, il Milan è ancora un po’ indietro. Lo stesso Napoli ha cominciato malissimo e poi ha fatto due vittorie. Prevedo un campionato divertente fino alla fine. Alla terza giornata hanno tutte il tempo per recuperare".
Ti aspettavi una Juventus così attiva sul mercato?
"Sì perché un club così vuole vincere, non solo partecipare. Vuole fare la Champions, magari non vincerla ma comunque star lì a combattere. Lo stesso vale per l’Inter o il Milan. Devono far valere le loro qualità".
È abbastanza normale, per contro, che l’Inter si sia mossa meno?
"Aveva già una rosa molto importante e ha comunque preso Taremi e Zielinski. Giocatori di qualità. Non avevano così bisogno. Le altre ne avevano certamente di più".
Caso particolare quello dell’Atalanta.
"Non solo per il mercato, in cui hanno perso un giocatore come Koopmeiners. In questo avvio pesa tanto il fatto di avere fuori per parecchio tempo due elementi come Scamacca o Scalvini. Giocatori fortissimi, non facili da sostituire".
Due nel giro della nazionale, che ha appena rialzato la testa in Francia, pochi giorni dopo aver visto i candidati al Pallone d’Oro senza italiani.
"Onestamente non ho visto giocatori che meritavano di stare in alto in quella classifica. Forse giusto Donnarumma. Parliamo comunque di una graduatoria in cui non è facile esserci, soprattutto se restringiamo il discorso ai primi dieci. Però secondo me il nostro portiere ci poteva stare e magari ci entreremo il prossimo anno".
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