Se il piccolo Davide batte Golia. Leverkusen, Leicester e Lille. Favole di campioni ’a sorpresa’

Le ’aspirine’ ribaltano i pronostici e vincono la Bundesliga, poche le squadre che vantano un’impresa così. Dall’incredibile cavalcata di Ranieri in Premier, al Montpellier, che nel 2012 domò un Paris multimilionario.

di GABRIELE TASSI -
16 aprile 2024
Leverkusen, Leicester e Lille. Favole di campioni ’a sorpresa’

Leverkusen, Leicester e Lille. Favole di campioni ’a sorpresa’

Si è compiuto il paradosso dell’imbattibile outsider. Il Leverkusen di Xabi Alonso centra il sogno di rivincita degli eterni perdenti levando le mani del Bayern Monaco appoggiate da 11 anni sul Meisterschale. Un’impresa degna di Davide contro Golia – conquistare il campionato da ’outsider’ – riuscita più o meno recentemente a una manciata di squadre in Europa. Un paio di numeri, tanto per capire l’entità dell’impresa: con 43 risultati positivi di fila, il Bayer raggiunge (e può pure far meglio) la Juve di Conte del 2011/12.

Ma tutti ricorderanno la quasi assurda favola del Leicester, soprattutto perché dietro c’è un volto italiano, quello di Claudio Ranieri, oggi allenatore del Cagliari. E’ una storia di destini che si incrociano con l’allora mister 63enne che usciva da una deludente esperienza con la nazionale greca ed entrava in rotta di collisione con la squadra inglese. Sì, perché una grossa fetta dello staff tecnico viene mandata a casa dopo la diffusione di un filmino a luci rosse girato in Tahilandia (la proprietà del club è tahilandese) e Ranieri si siede in panchina nel luglio 2015.

E da lì comincia l’alchimia, con il bomber Jamie Vardy a segno per 11 volte di fila e la Premier League sollevata a fine stagione. Protagonisti di squadra indimenticabile che conquista tifosi anche fuori dai confini britannici, il capitano giamaicano Wes Morgan, i centrocampisti dighe Danny Drinkwater e N’Golo Kanté, il fantasista Riyad Mahrez.

A proposito di Davide contro Golia. C’è una squadra – che anche oggi si sta dimostrando tra le più forti in Champions –, è riuscita a spezzare il dominio in Liga di Real Madrid e Barcellona lungo 9 anni. Il pareggio per 1-1 in casa del Barcellona all’ultima giornata vale il decimo titolo dell’Atlético, il primo dopo il 1996. I Rojiblancos perdono solo quattro partite in stagione, subendo appena 26 gol in 38 partite di campionato. Considerato il calibro degli avversari con cui si è giocato la Liga, quello è stato un traguardo storico.

Le favole non sono solo all’italiana come quella di Ranieri e del Leicester, ma anche in Italia. Lo scudetto del Napoli nel 2023 ne è l’esempio perfetto. Gli azzurri ritrovano il titolo dopo i due scudetti di fine anni ’80: la guida è un super Luciano Spalletti, alchimista di una squadra perfetta in cui è riuscito a gestire al meglio Lobotka o a inventarsi la linea difensiva Rrahmani-Kim. E poi l’attacco, poggiato sul talento di Kvara e il senso del gol di Osimhen. Un titolo arrivato quasi a sorpresa sotto il Vesuvio, un’impresa che con la stessa squadra quest’anno, con ben 3 tecnici diversi è tornata una chimera.

Poi c’è la storia di chi arriva dal basso, e con un budget limitato riesce ad avere la meglio anche sulla corazzata francese PSG. Stiamo parlando del Montpellier, campione transalpino nel 2012. Proprio quando gli sceicchi del Qatar, neo proprietari del Paris Saint-Germain, nell’estate del 2011 avevano fatto una mercato milionario. E invece il modesto Montpellier di René Girard sovverte i pronostici e arriva primo. Un po’ come quanto accaduto nella stagione 2020-2021 il Lille, a distanza di dieci anni dall’ultima affermazione, si aggiudica il titolo all’ultima giornata di campionato, imponendosi, sotto la guida di Galtier, sempre sul favorito PSG.

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