Il Cagliari batte il Verona 1-0, decide Piccoli. Crisi per Zanetti
I sardi si impongono nell'anticipo della quattordicesima giornata, basta un gol di Piccoli a un quarto d'ora dalla fine. Crisi Verona: Zanetti a rischio?
Cagliari, 29 novembre 2024 - Colpo salvezza per il Cagliari. Crisi per il Verona. I sardi vincono l'anticipo della quattordicesima giornata con un gol di Piccoli al 75' in una partita equilibrata, anche godevole, ma che ha visto gli scaligeri incassare la decima sconfitta in quattordici partite. Non è servito il ritiro impartito prima dello scontro diretto all'Unipol Domus e il futuro di Zanetti appare sempre più a rischio. I suoi ci hanno provato, traversa di Lazovic e imprecisioni varie negli ultimi metri, ma la tenuta difensiva resta un problema per la peggior difesa del campionato e per la squadra, a ora, con più sconfitte. Il Cagliari allora vola a quota 14 e si toglie dalle secche che ora rischiano di risucchiare gli scaligeri, fermi a quota 12.
La partita
Nicola sceglie Piccoli e Lapadula davanti, con l’esplosività di Luvumbo a completare il reparto. Nel Verona Tengstedt prima punta, a supporto Livramento, Suslov e Lazovic. E’ uno scontro diretto per la salvezza e, come era logico attendersi, c’è prima prudenza e poi, eventualmente, spregiudicatezza. Il Verona si fa vedere subito con una zuccata di Tengstedt che sfila alta, i sardi rispondono con un cambio gioco di Marin per Luvumbo che si fa murare sul più bello. Poco dopo, sugli sviluppi del corner successivo, Mina non trova la precisione necessaria per siglare il vantaggio. Il Cagliari sfonda spesso a sinistra, sfruttando anche i cross di Augello, come al 7’ quando sbuca la testa di Piccoli, ma la palla si spegne a lato. La partita è comunque piacevole, infatti il Verona batte un colpo al 12’ su una rubata di Suslov che propizia l’inserimento di Livramento: Mina salva tutto in tempo utile. Nella fase centrale calano le potenziali occasioni da rete, perché il Verona trova un adattamento alla fascia sinistra sarda e gli uomini di Nicola sono più precisi in zona centrale per togliere a Tengstedt i rifornimenti dalle retrovie. Calano i ritmi, cala anche la qualità perché la fascia destra del Cagliari non ha la stessa pericolosità, così l’Hellas ha maggior facilità a controllare la situazione, seppur con qualche imprecisione di troppo in fase di possesso palla. Serve un errore difensivo degli scaligeri per riaprire la fascia ai rossoblù: ancora Augello per il colpo di testa di Makombou che è deviato dalla difesa. La vera chance è venti secondi dopo, quando Zappa si inserisce sul corner di Augello ma Montipò compie un miracolo. Gli uomini di Zanetti, però, hanno una grandissima chance al 42’ con Belahyane che smarca Tengstedt dentro l’area, tuttavia il destro è inguardabile e si spegne sull’esterno della rete. Finale di tempo con due occasioni, da una parte Luvumbo fa tutto da solo e spara un sinistro dalla distanza che spaventa, non poco, Montipò, dall’altra Suslov ha una bella visione e Serdar serve Lazovic a centro area per un gol più divorato che difficile. Si resta zero a zero.
Decide Piccoli
Il Verona approccia meglio la ripresa, con buona pressione alta, discrete trame, ma manca la giocata decisiva negli ultimi sedici metri. Il Cagliari non ha invece sbocchi concreti verso Lapadula e Piccoli, chiamati a venire incontro per giocare la palla sotto la buona intensità dell’Hellas, bravo a inibire le fonti di gioco. Gli ospiti sfiorano il vantaggio poco dopo su un bel cross di Livramento per la testa di Lazovic: palla che scheggia la traversa. Nell’area opposta il rischio lo crea Magnani intercettando un cross di Augello e sfiorando un clamoroso autogol. Montipò salvo per poco. Scaligeri pimpanti e anche Suslov tenta la sortita personale con un sinistro dalla distanza che non fa paura al portiere. Nicola sceglie Viola e Felici attorno all’ora di gioco, evidentemente il primo quarto d’ora di ripresa non gli è piaciuto. Anche Zanetti va di sostituzioni con Sarr al posto di un Livramento abbastanza deludente. A metà ripresa la partita si spezzetta maggiormente con qualche fallo di qua e di là, perché alla fine il novantesimo si avvicina e nessuna delle due vuole perdere. I sardi hanno una potenziale occasione con una girata di testa di Piccoli che sibila a lato del palo. Nel finale di partita emerge anche la stanchezza, che porta a imprecisioni assortite ed entrambe le formazioni sprecano ripartenze succose, frutto di squadre più lunghe ma con la fase di rifinitura che latita e così il risultato resta di parità. Ancora sostituzioni in casa Verona con Kastanos e Harroui, proprio con l’intento di fornire maggiore qualità con la palla tra i piedi. Alla fine un gol arriva a un quarto d’ora spaccato dalla fine. Lo segna il Cagliari, grazie a una splendida azione avviata da Makombou e Felici che smarcano Piccoli a centro area per il destro vincente: 1-0. Il Verona reagisce poco dopo e lo fa proprio con Kastanos che illumina per Bradaric, poi centro per Serdar che cicca il sinistro e lo spara addosso a Mina che era sdraiato a terra. Ultime mosse per Zanetti con Mosquera e Lambourde per gli assalti finali: non c’è più niente da difendere. Gli ospiti si sbilanciano e concedono spazi in contropiede dove il Cagliari può andare a nozze, ma non ne approfitta e così il risultato resta in equilibrio fino alla fine, anche perché Montipò salva il risultato due volte, prima su Felici e poi con uno straordinario riflesso su Obert, tenendo in vista un Hellas barcollante. Il Verona non ha molte soluzioni e opta per diverse palle ‘in the box’, senza ricavarne un risultato concreto e così, gestendo senza troppe difficoltà, il Cagliari porta a casa una preziosa vittoria che vale 14 punti in classifica, scavalcando proprio il Verona fermo a 12 con ben 10 sconfitte su 14 partite. Un po’ troppe. Riflessioni sul futuro di Zanetti?
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